lunedì 7 ottobre 2013

From East African Medical Journal: Massive Rectorrhagia in a rural hospital in Kenya

La prestigiosa rivista medica East African Medical Journal ha pubblicato un mio articolo sul numero di Agosto 2013.
Si tratta di un "case report" circa una peritonite ginecologica purtroppo risultata nella morte della giovanissima paziente.
Con tale articolo ho voluto richiamare l'attenzione sulla frequenza delle peritoniti da causa ginecologica in un contesto rurale come il nostro. Ho inoltre sottolineato come sia necessario formare il personale dei dispensari più periferici a riconoscere tale patologia in fase molto precoce al fine di evitare la morte di tante giovani donne. Da ultimo ho ricordato il fatto che si tratta di una patologia insidiosa, che ti può portare via la malata anche se tecnicamente hai fatto tutto quello che umanamente era possibile.
La rivista è ampiamente letta in Africa, ma è consultata anche nel Regno Unito e, tramite internet, in tutto il mondo medico. Spero che il mio lavoro possa essere utile a sollevare un problema forse un po' misconosciuto, a creare coscientizzazione, e magari a salvare qualche vita.

Fr Beppe

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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