domenica 6 ottobre 2013

Rinnovazione dei voti

Ieri  sera, nella cappella dei Fratelli a Chaaria, abbiamo vissuto un commovente ed intimo momento di preghiera in cui il nostro Fr Albert ha rinnovato la sua fedeltà a Dio per un anno.
Fr Albert ha emesso la professione nelle mani del sottoscritto, in qualità di delegato del Superiore Generale per l’occasione. 
Albert ha sottoscritto la sua fedeltà a Dio apponendo la sua firma sull’altare e davanti al Santissimo, esposto per un’ora di adorazione comunitaria.
Ogni volta che un Fratello rinnova la sua professione religiosa, ognuno di noi nel cuore ripete il suo sì a Dio ed umilmente gli chiede il dono della perseveranza, che non è mai un traguardo raggiunto, ma una meta per cui lottare ogni giorno.
E’ sempre commovente per me ascoltare la nostra formula di professione in cui ci consacriamo a Dio nella persona dei suoi poveri. 



Nella stessa formula ripetiamo che vogliamo servire Cristo, riconoscendolo presente nei poveri e nei sofferenti, e per questo chiediamo l’aiuto di tutti i Fratelli al fine di essere fedeli ai nostri propositi.
Che bella la nostra vocazione, se solo sappiamo essere consapevoli della stupenda chiamata che Dio ci rivolge ogni giorno!
Auguriamo ad Albert ed a ognuno di noi un cammino di fedeltà a Dio ed ai poveri fino alla fine della nostra vita e sino al sacrificio della vita.


Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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