giovedì 24 ottobre 2013

Salutiamo Fratel Robert

Fr Robert Maina domani lascerà Chaaria alla volta dell’Italia, dove affronterà l’ultimo periodo di formazione prima di giungere al passo definitivo della Professione Religiosa Perpetua. 
E’ stato a casa per una decina di giorni a salutare i suoi cari, da cui ovviamente oggi sente forte il distacco.
Lo accompagnamo con la nostra preghiera e gli auguriamo davvero ogni bene nella nuova fase che la vita apre di fronte a lui. Soprattutto gli auguriamo tantissima serenità di cuore, nonostante le difficoltà che certamente Robert incontrerà in una cultura ed in un ambiente tanto diversi dai suoi.
Egli non è comunque nuovo all’Italia, dove è stato già per alcuni anni. Ha anche fatto una esperienza in Ecuador. 
Per questo ci auguriamo che l’impatto con l’Italia non gli comporti troppi scossoni... a parte forse il clima: certamente lasciare il Kenya alla volta dell’Europa alle porte dell’inverno, non è la cosa più facile per una persona nata in Africa.



Caro Fr Robert, ti assicuriamo la nostra preghiera e la nostra vicinanza di cuore, affinchè il Signore ti conceda tutto quanto il tuo cuore desidera. Ti auguriamo fedeltà vocazionale, perseveranza e soprattutto felicità.


La comunità di Chaaria


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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