venerdì 25 ottobre 2013

Un saluto ai volontari riuniti per la formazione

Domani 26 ottore a Torino i volontari si riuniranno per una giornata di formazione e di orientamento in preparazione al volontariato a Chaaria.
Con questo breve scritto intendo semplicemente esprimere la mia vicinanza ed il mio sostegno per tali attività formative.
Grazie a tutti i volontari che interverranno alla giornata, e grazie a tutti gli organizzatori.
Più curiamo la preparazione e la formazione, e più l’esperienza sarà positiva sia per il volontario che per la nostra missione a Chaaria.
Lo so che per molti è difficile dedicare una giornata alla formazione, ma il sacrificio che si fa per adempiere a tale pre-requisito per il volontariato, diventa anche una preparazione agli innumerevoli sacrifici che si dovranno affrontare a Chaaria.
Ancora una volta sottolineo l’importanza della lingua inglese, che permetterà al volontario una comunicazione più efficace con il nostro personale locale. 
E’ altresì importante che tutti i volontari si preparino, non tanto sulla conoscenza delle varie patologie tropicali, quanto su un atteggiamento di collaborazione, di rispetto e di comprensione con i nostri infermieri.



Per mia esperienza, saranno gli infermieri e gli internisti ad avere più difficoltà a Chaaria, a motivo del fatto che essi collaboreranno con un numero elevato e sempre diverso di infermieri kenyani. Incoraggio quindi tutti gli infermieri ed i medici internisti presenti all’incontro ad armarsi di tanta pazienza e di una buona dose di senso di adattamento.
A tutti i volontari raccomando l’umiltà e l’entrare in punta di piedi in un servizio gestito con metodiche e parametri certamente diversi da quelli italiani. Il diverso disorienta, ma dobbiamo ricordarci che siamo noi ad entrare nella loro cultura, e non viceversa.
Certamente potremo proporre miglioramenti e cambiamenti, ma prima di tutto i volontari devono farsi accettare ed amare dal personale; poi sarà automatico che il nostro staff chieda ai volontari dei suggerimenti per il miglioramento.
Grazie a tutti coloro che si fanno in quattro per la buona riuscita della giornata: agli organizzatori, ai docenti, ai logisti.
Ringrazio l’Associazione per aver voluto inserire la visione del nuovo DVD su Chaaria all’interno della giornata di formazione. E’ molto bello ed onestamente mi ha commosso molto. Ringrazio ancora Nadia che lo ha preparato, Lino che ha deciso di farlo vedere alla formazione, e tutti coloro che lo guarderanno.
Grazie anche a tutti i volontari che si sono fatti promotori di una bella catena di pubblicizzazione del libro AD UN PASSO DAL CUORE, che sta andando molto bene e che sta riscuotendo molti consensi tra quelli che lo hanno letto.
Onestamente penso che il libro possa essere una buona introduzione a Chaaria per gli aspiranti volontari, che, attraverso di esso, possono avere un’idea sia dei nostri ideali di servizio, sia dello stile di vita che li attenderà durante il volontariato.
Di cuore quindi ringrazio per la giornata di domani e ad ognuno auguro buon lavoro.
Per chi si prepara a partire, arrivederci a presto qui a Chaaria.


Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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