“Domani mattina passerò in cappella prima dell’intervento”,
mi dice Salvo pensando con una punta di preoccupazione alla gastrectomia che
dobbiamo eseguire per carcinoma dello stomaco.
Poi cotinua: “il paziente ha 6 grammi
di emglobina dopo due trasfusioni; dobbiamo davvero cercare di non farlo
sanguinare. Dobbiamo prenderci tutto il tempo che sarà necessario per le
anastomosi e poi sperare che non perda molto sangue”.
“Ho ancora una sacca di sangue A positivo in frigo... e poi in
ogni caso anch’io posso donare perchè quello è il mio gruppo”, gli rispondo io.
“Pure io sono A positivo”, riprende Salvo, “quindi il malato
ha tre sacche in stand by”.
“Allora siamo in una botte di ferro”, continuo io, cercando
d celare la stessa preoccupazione che è nel cuore di Salvo.
Poi continuo a dirgli: “io prego tutti i giorni per i miei
pazienti; in cappella al mattino ci vado sempre, ed a Chaaria la Provvidenza ha
sempre fatto il 90% del lavoro, tenendomi una mano sulla testa, guidando le mie
decisioni e correggendo i miei errori. Se non ci fosse stato un continuo aiuto
dall’alto, non so quanti e quali disastri avrei compiuto dal giorno in cui sono
approdato in questo angolo d’Africa. Domattina a Messa comunque dobbiamo
metterci un’intenzione particolare”
“Certamente lo dobbiamo fare”, insiste Salvo.
“Comunque sia, il fatto che tu, Salvo, sia qui adesso ci dà
una sicurezza in più, anche se rimane vero che dobbiamo sempre affidarci alla
protezione della Divina Provvidenza. Io queste cose le faccio; le ho imparate
pian piano e mi sono impegnato a fondo nella chirurgia, perchè mi son reso
conto che tante volte, se non interveniamo noi, non lo farà nessuno,
soprattutto per i più poveri che non possono pagare ingenti somme di denaro”.
“Tu comunque sei una spugna ed impari molto bene”.
“Non posso negare tale fatto e ne ringrazio il Signore: hai
visto come sono andati bene gli interventi di ortopedia e le varie prostatectomie di questa
settimana? Ciò non toglie comunque che certi interventi come quello di domani,
non sarebbero neppure proponibili senza la tua presenza”
“Che il Signore ci tenga una mano sulla testa anche domani”,
conclude Salvo.
“Metteremo il paziente in lista per secondo, dopo
l’isterectomia che cominceremo alle otto e mezza. Speriamo di finire per le 15”.
“Siamo qui a tua completa disposizione e siamo a Chaaria per
questo”, ancora dice Salvo con quella sua bontà, disponibilità ed umiltà che io
ritengo del tutto eccezionali, soprattutto pensando che lui è un Professore
Universitario.
Fr Beppe Gaido
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