giovedì 20 febbraio 2014

Pasqualina

Oggi è l’ultimo giorno di servizio a Chaaria per la nostra anestesista Pasqualina, che ci lascia a motivo di importanti scelte di vita per il suo futuro.
Pasqualina è una perdita enorme per il nostro ospedale, ed è per tutti noi molto triste vederla andare via: la sua dipartita (insieme a quella del Dr Ogembo) è un secondo colpo inferto alla stabilità del nostro staff ed un grave peggioramento delle condizioni lavorative per la nostra sala operatoria.
Siamo al corrente di questa decisione di licenziarsi da circa un mese, ed abbiamo freneticamente cercato di trovare un anestesista che la possa sostituire: per adesso però non abbiamo ancora trovato una persona disponibile a venire a Chaaria per lo stipendio che noi siamo in grado di offrire. Siamo stati in contatto con due anestesisti, ma le cifre richiesteci per il salario sono risultate del tutto improponibili per le misere finanze del nostro ospedale.



Eccomi quindi di nuovo nella condizione degli anni scorsi, in cui avremo solo Jesse e lo avremo dal lunedì al venerdì. Io sarò anestesista di emergenza non solo di notte (come lo è sempre stato), ma nuovamete pure nel week end. Ciò implica che sarà molto più difficile organizzare sedute operatorie piene il sabato come abbiamo fatto nell’ultimo anno.
Non voglio comunque scoraggiarmi, e mi ostino a sperare che pure questa volta troveremo un sostituto per Pasqualina.
Onestamente, neppure per il Dr Ogembo abbiamo trovato una soluzione stabile, ma in entrambi i casi vogliamo continuare a tenere alta la speranza.
A Pasqualina posso semplicemente dire grazie per la sua professionalità, per la sua dedizione, per la sua profonda spiritualità del servizio, per la sua bontà. La ringrazio per il tratto delicato e gentile che ha sempre usato sia con i pazienti che con i volontari.
Insieme abbiamo lavorato solo un anno, ma è stato un anno veramente bello: Pasqualina è indubbiamete una bravissima professionista, in tutti i campi dell’anestesia, e soprattutto direi nell’anestesia generale.
Con i bambini poi è stata insuperabile.
Che dire?
Ci mancherà molto e per lungo tempo.
Noi comprendiamo le ragioni che l’hanno portata a lasciare il lavoro: è una scelta di vita che rispettiamo e per cui preghiamo.
Dal nostro punto di vista, continueremo la nostra lotta per portare avanti la realtà di servizio che è Chaaria, sempre entusiamante e bella, ma anche pesante, difficile e tremendamente instabile.
Auguriamo a Pasqualina ogni bene per il suo futuro.


Fr Beppe



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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