venerdì 18 luglio 2014

Le retine da ernia

Le ernie inguinali costituiscono un problema chirurgico molto diffuso tra la nostra popolazione maschile. Tra le donne l’ernia è rara, ma abbiamo visto casi di ernia inguinale e crurale anche in paziente femmina.
E’ frequente operare pure bambini piccoli con ernie inguinali congenite.
Ricorrente è anche il caso di laparoceli (o sventramenti) post-operatori.
Sono poi molto diffusi i casi di ernie della linea alba e di ernie ombelicali.
Per molte di queste patologie oggi si esegue l’intervento con l’ausilio di apposite retine.
Tutto lo staff della sala operatoria di Chaaria sinceramente ringrazia il Dott. Mauro Martis della società Artemide (sede di Cagliari) per la generosa donazione di retine da ernia.
E’ un regalo importantissimo ed utilissimo per la nostra gente, soprattutto perchè io non so fare l’erniorrafia secondo la vecchia tecnica di Bassini... e quindi senza le reti sarei perso.
Comprarle qui sarebbe stato difficilissimo per problemi economici: sono infatti molto costose.



Di cuore ringraziamo anche il Dr Luciano Cossu che si è fatto nostro ambasciatore ed ha ottenuto per noi la preziosa donazione.
Grazie ancora. Promettiamo di usare il materiale donatoci con la massima cura ed a beneficio delle persone che sono nel bisogno. Promettiamo ai nostri benefattori la nostra riconoscente preghiera.

Fr Beppe Gaido

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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