Anche quest’anno Rosella ci ha dedicato 6 settimane di intenso lavoro in reparto, vicino ai più gravi ed ai morenti. Rosella ha aiutato il nostro personale nelle medicazioni delle piaghe, nel rifacimento dei letti, nel trasposto dei malati in carrozzella.
Ha pure visitato la casa di Tuuru e quella di Nairobi con cui ha rapporti di amicizia e di collaborazione da molti anni.
E’ bello vedere il suo coraggio e la sua determinazione; è ammirevole che lei voglia ancora dedicarsi agli altri nonostante abbia passato da un po’ i vent’anni.
Con lei abbiamo sempre condiviso anche la messa mattutina e la preghiera della sera, tanto in capella quanto in camera di Fr Lodovico.
Rosella è sempre scesa in reparto dopo cena fino alle 22 per mettere la zanzariera ai malati e magari cambiare quelli che erano sporchi.
Come sempre si è nuovamente dimostrata una “forza”.
Con il personale ha trovato i suoi canali di comunicazione, nonostante la totale assenza della lingua inglese. Lei dice sempre che il linguaggio dell’amore è universale e lo comprendono a tutte le latitudini
Un abbraccio a te, cara Rosella, e buon viaggio.
Fr Beppe

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