Dice Mister Tofi: “il cortile dei Fratelli a Chaaria è di fatto mio territorio esclusivo. L’ho delimitato più volte pisciando in tutti gli angoli. Io qui ci vivo, ci prendo il sole e ci dormo, mi riposo e gioco quando ne ho voglia: insomma, qui è casa mia. Quello che mi dà fastidio è che nel mio territorio sono arrivati un sacco di gatti. Io non li ho proprio invitati, ed onestamente a me non piacciono per niente. Provo in tutti i modi a dimostrare loro che io sono il più grosso e che comando io, ma loro diventano sempre più sicuri di sè... e devo dire che del mio ringhiare se ne fregano sempre meno.lunedì 6 ottobre 2014
Mr. Tofi
Dice Mister Tofi: “il cortile dei Fratelli a Chaaria è di fatto mio territorio esclusivo. L’ho delimitato più volte pisciando in tutti gli angoli. Io qui ci vivo, ci prendo il sole e ci dormo, mi riposo e gioco quando ne ho voglia: insomma, qui è casa mia. Quello che mi dà fastidio è che nel mio territorio sono arrivati un sacco di gatti. Io non li ho proprio invitati, ed onestamente a me non piacciono per niente. Provo in tutti i modi a dimostrare loro che io sono il più grosso e che comando io, ma loro diventano sempre più sicuri di sè... e devo dire che del mio ringhiare se ne fregano sempre meno.Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido



Nessun commento:
Posta un commento