venerdì 26 dicembre 2014

Una bella notizia, ed un pò di nostalgia!

Grazie alla generosità di alcuni benefattori italiani che hanno scelto di rimanere nel segreto, anche Mama Sharon ha finalmente avuto la possibilità di accedere alla scuola per strumentiste di Thika (come già era successo a Makena, Kanyua, Evanjeline e Celina).
Per il passato non le avevamo mai proposto la scuola, che le avrebbe richiesto di vivere lontana da casa per quasi due anni, a motivo delfatto che aveva due bambini molto piccoli.
Ora però i suoi figli sono cresciuti abbastanza da poter essere accuditi da una zia, e Mama Sharon ha deciso di accettare al volo la borsa di studio che le abbiamo proposto.
Chiuderà temporaneamente la sua esperienza lavorativa con noi il 31 dicembre 2014, ed inizierà la scuola il 7 gennaio 2015.
Siamo molto contenti per lei, perchè Mama Sharon è una persona stupenda e davvero se lo merita!
Inoltre, pensiamo che quanto imparerà la potrà rendere più sicura di se stessa, e quindi ancora più utile per l'ospedale al suo rientro dopo il conseguimento del certificato.
Non nascondo che per noi della sala è anche una grande perdita, e che sentiremo grandemente la sua mancanza: ci mancherà la sua dedizione, la sua precisione, la sua metodicità, la sua calma, la sua umiltà nel fare qualunque cosa sia necessaria.


Per me personalmente si tratta di una doppia perdita in quanto Mama Sharon è anche la mia segretaria per l'ambulatorio ed è la responsabile dell'endoscopia digestiva: l'ambulatorio endoscopico, dove tanta precisione è richiesta non solo nell'esecuzione degli esami diagnostici, ma anche e soprattutto nella pulizia, manutenzione e sterilizzazione degli strumenti, certamente subirà un contraccolpo non da poco alla sua partenza.
Non ho ancora identificato chiaramente chi la sostituirà in endoscopia.
Comunque sarebbe egoista fermarla ed impedirle di studiare: anche io sono contento che vada a scuola, e sono sicuro che ritroveremo nuovamente i nostri equilibri anche in sua assenza, soprattutto
sapendo che Mama Sharon certamente tornerà a lavorare con noi.
Le auguriamo perciò ogni bene in questa nuova fase della sua vita: ha fatto la scelta giusta, in quanto certe occasioni capitano una volta sola nella vita...e non bisogna perderle; è ovvio comunque che ha pure preso una decisione assai difficile, nel lasciare (seppur temporaneamente) il marito ed i figli a casa: la scuola è a tempo pienissimo e non avrà molte occasioni per tornare a visitare i suoi!
Mama Sharon comunque lo sa che tutto quello che ha valore per noi nella vita bisogna pagarlo con una certa dose di sofferenza.
Le siamo vicini con l'amicizia e con l'affetto, e non neghiamo che la nostalgia è già fortissima, anche prima della sua partenza.
Ci uniamo a lei nel rendere grazie ai benefattori che così generosamente le permettono di intraprendere questo corso di studi che per il passato lei non si era mai potuta permettere per motivi economici.
Che Dio benedica la generosità di queste persone che hanno scelto di fare le loro opere buone nel nascondimento, proprio come ci insegna Gesù nel Vangelo.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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