giovedì 1 gennaio 2015

Il nostro servizio di Capodanno

l primo neonato del 2015 è venuto alla luce con parto naturale a mezzanotte e venti... ed io c'ero ad assistere quella mamma ed a inaugurare un nuovo anno di nascite nel nostro ospedale!
E' stato un momento molto emozionante: è nato un bel maschietto, e la mamma era così felice che, alzatasi dalla barella, mi ha abbracciato teneramente.
Nella notte abbiamo anche avuto un incidente di mototaxi, fortunatamente senza gravi conseguenze per i passeggeri.
Oggi l'orario avrebbe dovuto essere quello della domenica: abbiamo quindi iniziato la giornata con la messa insieme ai malati. E' stata una bella liturgia, molto sentita e partecipata dal numero altissimo di ricoverati che oggi popolano i nostri reparti. Anche i canti erano molto vivaci.
Dopo messa ci siamo scambiati abbracci ed auguri... ma questo è stato l'unico momento di calma della giornata, perchè poi la nostra situazione è stata quella di un normale pronto soccorso in un giorno festivo.
Anzi, credo che noi oggi fossimo l'unico pronto soccorso aperto e pienamente funzionante, in una zona decisamente ampia: questo ha fatto sì che ricevessimo tanti malati... e tutti gravi.


Non abbiamo visto i soliti cronici che hanno bubù da tutte le parti: questi probabilmente hanno deciso di posticipare le loro lamentazioni ad un giorno feriale ed hanno preferito mangiare a crepapelle e festeggiare a casa l'arrivo del nuovo anno.
Oggi è stata anche una giornata di emergenze: 4 travagli complicati, di cui uno trasportatoci dal Tharaka; 2 raschiamenti uterini per aborti incompleti che causavano emorragie gravissime; altri due incidenti della strada con fratture varie; un bambino caduto da un albero mentre si dilettava nel raccogliere mango sui rami più alti e più dondolanti... e poi vi risparmio il resto.
Con tutto ciò, abbiamo lavorato serenamente, in un clima festivo, ringraziando il Signore che ci ha protetti nel corso del 2014, appena concluso, e ci ha permesso di vedere l'inizio del 2015.
Siamo stati contenti di essere a disposizione di questi malati che altrimenti non avrebbero saputo dove andare, data la chiusura quasi completa della maggior parte delle altre strutture sanitarie.
E' bello esserci sempre, quando la gente ha bisogno di aiuto!
Ancora vogliamo augurare buon anno nuovo a tutti coloro che ci leggono.

PS: nella foto potete ammirare la prima alba del 2015 dalla finestra di camera mia.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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