Il paziente di
cui vi parlo era completamente normale dal punto di vista neurologico, finchè è
caduto per strada battendo violentemente la testa 8 giorni fa.
Ha riportato
escoriazioni e ferite lacero-contuse alla parte destra del capo.
Dopo la caduta
aveva perso coscienza brevemente, e c’era stato un episodio convulsivo.
Aveva però
ripreso coscienza e si era rivolto solo a dispensari rurali per il primo
soccorso.
Alcuni giorni dopo
aveva però accusato una perdita di memoria a breve termine, una debolezza
motoria alla parte sinistra del corpo e sintomi di pollachiuria (cioè urinava
troppo frequentemente, con dolore e per poche gocce). L’altro dato importante
era una cefalea persistente. A causa di tali sintomi si è quindi rivolto a
Chaaria.
Appena giunto
alla nostra osservazione, abbiamo deciso di non perdere tempo e di mandarlo a
fare una TAC cerebrale urgente, che ha dimostrato un enorme ematoma subdurale in
regione temporo-parietale destra. Ci siamo
consultati con il Dr Nyaga, che ci ha incoraggiati a drenare quell’ematoma,
perchè davvero molto grande. Ci ha dato alcune indicazioni tecniche, ma ci ha
detto che non sarebbe riuscito a venire ad aiutarci in sala.
Con molta
preoccupazione ci siamo quindi apprestati all’intervento di trapanazione
cranica, che ci ha permesso di drenare completamente l’ematoma e di lavare con soluzione
fisiologica lo spazio subdurale, al fine di non lasciare coaguli.
C’è stato un
momento drammatico subito dopo aver aperto la dura madre in quanto ci siamo
accorti di un sanginamento vascolare imponenteche proveniva da sotto la dura
stessa. Suturare era impossible perchè il fiotto proveniva da sotto la teca
cranica, ma il vaso non lo vedevamo.
Siamo però
riusciti a controllare l’emorragia con della cera da osso...ed abbiamo tirato
un sospiro di sollievo. Jesse, agitatissimo, aveva già richiesto una sacca di
sangue e stava trasfondendo, ma la pressione arteriosa massima era scesa a 39.
Dopo aver
bloccato il vaso sanguinante, le condizioni emodinamiche sono gradualmente
migliorate.
Più tardi il Dr
Nyaga ci ha detto che questa è una complicazione possibile negli ematomi
subdurali subacuti dove c’è stata già una certa organizzazione del coagulo e la
neo-formazione di vasi anomali.
Il paziente ha
avuto un risveglio un po’ difficoltoso che è durato alcune ore, ma ora è
completamente sveglio, cosciente ed orientato. Parla correttamente e può anche camminare;
inoltre non accusa debolezza all’emisoma sinistro.
Certo un bel risultato
che abbiamo ottenuto (la Dottoressa Khadija ed il sottoscritto) mettendoci
anche molto coraggio.
Fr Beppe
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