Nell’ultima settimana
abbiamo avuto diverse possibilità di confrontarci con le nostre reali capacità
in chirurgia.
Dopo la partenza di
Luciano abbiamo avuto una concentrazioni di casi chirurgici molto impegnativi.
Ci sono stati due gastrectomie
parziali dovute a carcinoma dell’antro gastrico: si trattava di pazienti in
situazioni simili a quelle degli operandi di Luciano.
Non avevano avuto la
possibilità di intervento chirurgico per ragioni economiche e si erano rivolti
a Chaaria per ricevere aiuto: non era quindi possibile mandarli in un’altra
struttura...eravamo l’ultima spiaggia.
In entrambi i casi
abbiamo applicato la tecnica mostrataci più volte a Chaaria da Pietro, e gli
interventi sono andati bene entrambi.
In due giorni successivi
abbiamo poi ricevuto dal Tharaka tre pazienti con addome acuto: il primo era un
giovane di appena 16 anni con chiari segni di occlusione e risentimento
peritoneale. Data l’età del ragazzo e la sitomatologia ho pensato ad una
peritonite secondaria ad appendicite.
La situazione però era totalmente
diversa, ed abbiamo trovato un enorme volvolo del colon attorno ad un perno
all’altezza delle flessura epatica. E’ stato difficilissimo capire il modo in
cui l’intestino si era “attorcigliato”, ma, quando eravamo prossimi alla
disperazione, siamo riusciti a derotarlo. Ora il ragazzo sta bene.
Il secondo addome acuto è
stato una grande sorpresa diagnostica, anche perchè, nell’anamnesi, paziente e
familiari non ci hanno detto una cosa importantissima, e cioè che il paziente
era recentemente caduto da un mototaxi.
Sembrava una peritonite,
con tantissimo liquido sieroematico in addome. Il liquido non sembrava nè
biliare nè alimentare: d’altra parte non avevamo trovato alcuna ulcera peptica
perforata.
Non era neppure fecaloide, ed in effetti non c’erano perforazioni
intestinali. C’era solo questo liquido ed abbondante deposizione di fibrina,
soprattutto nello scavo pelvico... abbiamo anche pensato ad una pancreatite, ma
il pancreas ci sembrava bello. Alla fine è proprio nello scavo pelvico che
abbiamo trovato il problema. Si trattava di una lacerazione vescicale, ed il
liquido in addome era quindi urina mista a sangue. Anche per lui siamo stati in
grado di suturare la vescica e di fare un buon lavaggio peritoneale.
Oggi poi abbiamo avuto
una donna con rigidità localizzata solo in regione sotto-ombelicale. Siccome un
mese fa l’avevamo operata di miomectomia, temevamo una complicazione chirurgica
di quell’intervento.
Abbiamo aperto l’addome ed abbiamo trovato una grande
quantità di pus nello scavo pelvico. L’utero però era in buone condizioni.
Abbiamo lavorato tanto per lisare le molte aderenze intestinali...e da ultimo
abbiamo trovato la causa di un tale disastro: una appendicite perforata ed
incuneata nel Douglas. Abbiamo quindi fatto appendicectomia e lavaggio della
cavità peritoneale.
Da ultimo volevo parlarvi
di una vecchia signora con una enorme massa al polo superiode del rene
sinistro.
Ci era stata mandata per biopsia. Aprendo l’addome abbiamo trovato
quasi subito la massa e ci è venuta voglia di vedere se potesse essere isolata
e magari enucleata, anche perchè non parevano esserci altre metastasi
peritoneali all’ecografia.
La massa si staccava pian piano, e non sanguinava in
maniera grave. Abbiamo quindi deciso di andare avanti ed alla fine ci siamo
resi conto di avere la massa in mano, insieme a quel poco che rimaneva del rene
sinistro. Abbiamo quindi proceduto alla nefrectomia sinistra insieme alla
escissione del tumore. Ora siamo in attesa dell’istologico, ma la malata
procede bene nel post-operatorio.
Indubbiamente la
chirurgia generale ha fatto passi da gigante a Chaaria, soprattutto negli
ultimi due anni...e di questo ringraziamo tanto il Signore.
Fr Beppe
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