sabato 12 settembre 2015

Chaaria ed i suoi torrenti

Chaaria è una specie di isoletta, circondata da vari torrenti, alcuni dei quali ci regalano anche stupende cascate da contemplare nei rari momenti di stacco dall'ospedale.
Sono torrenti che provengono da lontano e che sono alimentati da sorgenti situate sul Monte Kenya.
Da alcuni di loro prendiamo anche parte dell'acqua della missione, grazie a sistemi di tubazioni e canali: al momento tutta l'acqua di uso agricolo e gran parte di quella che usiamo per le pulizie generali proviene dai nostri corsi d'acqua. 
Solo l'acqua per le lavatrici, per uso alimentare e per igiene personale viene pompata dal sottosuolo.
Stiamo inoltre predisponendo grandi contenitori di raccolta dell'acqua piovana agli angoli di tutti i tetti delle nuove costruzioni.
I fabbisogni idrici infatti continuano ad aumentare, insieme al numero dei pazienti che ricoveriamo ed assistiamo, ma l'acqua del sottosuolo si va via via più scarsa: dei tre pozzi profondi di cui la missione dispone, uno è infatti già completamente secco. Inoltre, pompare dal sottosuolo costa moltissimo perchè l'elettricità è molto cara.


Ringraziamo quindi il Signore di essere in una zona in cui abbiamo relativa abbondanza di acqua.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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