domenica 20 dicembre 2015

10° Maratona dei lettori volontari: il piacere di leggere, il gusto di ascoltare

Nei giorni 19 e 20 dicembre 2015 si è svolta a Castelnuovo di Porto (Roma) la 10ª "Maratona dei lettori volontari"; per il quinto anno serve a festeggiare il solstizio di inverno e d'estate. 
Anche questa volta la partecipazione nelle 36 ore di lettura è stata massiccia, ed ha coinvolto grandi e bambini, con più di 70 lettori che hanno letto brani tratti da libri che li hanno particolarmente colpiti.  
Questa volta è accaduta una cosa che coinvolge direttamente il lavoro svolto da Fr. Beppe ed il suo impegno al Chaaria Mission Hospital.
Infatti come lettore partecipante all'evento, ho deciso di leggere due capitoli tratti dal libro "Polvere rossa": sono quelli che riguardano il rapporto tra la popolazione ed il machete e quello che parla delle infezioni da HIV. 
La lettura dei due brani oltre a catturare l'attenzione di tutti i presenti, ha dato vita ad un dibattito, breve ma intenso, da cui è emersa una cosa importante, vuol dire che le persone sono molto sensibili a questi argomenti. 
Da cosa nasce cosa, speriamo che questa lettura sia solo il primo granello di una collina che si potrebbe trasformare in montagna.

Paolo Raguzzini




1 commento:

Fr. Beppe ha detto...

Carissimo Paolo Raguzzini, non so come ringraziarti. fr Beppe.


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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