venerdì 8 aprile 2016

Le giornate di formazione a Torino

Nelle giornate di sabato e domenica si terrà a Torino la due-giorni formativa per gli aspiranti volontari che desiderano venire a Chaaria.
Questa volta le giornate sono organizzate con impegno ancora maggiore e sarà possibile anche avere punti ECM per medici ed infermieri.
So che i docenti faranno benissimo nell'illustrare la nostra realtà e per facilitare i nuovi volontari nell'inserimento positivo nella vita della nostra missione.
Sono giornate che hanno richiesto una preparazione prolungata ed una attenta programmazione.
So che molti hanno dedicato del tempo prezioso al fine di rendere il seminario formativo-informativo sulle nostre missioni positivo e proficuo.
Il mio ringraziamento particolare va oggi al presidente della "Associazione Volontari Missioni Cottolengo", il Dr Lino Marchisio: lo ringrazio per il costante impegno, per la generosità quotidiana, per l'organizzazione oculata non solo di questa giornata ma anche di tantissime attività a favore del volontariato per Chaaria e nel campo del fund raising.
Ancora una volta ringrazio il Dr Lino Marchisio per le opere architettoniche che negli anni sono state realizzate con il supporto insostituibile dell'Associazione, ultima fra tutte la bellissima nuova pediatria. 


Lo ringrazio per il sostegno economico a favore dei poveri che non possono pagarsi le spese ospedaliere, e, non da ultimo, anche per le persone che l'Associazione ci ha aiutato a far studiare.
Insieme al Dr Marchisio ringrazio nuovamente tutte le persone generose che ci hanno sostenuto economicamente e umanamente, tramite il canale dell'Associazione.
Auguro a tutti i partecipanti un buon week end di lavoro e di apprendimento.
Ringrazio naturalmente i docenti che si sono resi disponibili per l'evento.
Mi auguro di cuore che i partecipanti siano molti.

Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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