sabato 28 maggio 2016

L'affetto della "Provincia granda"

Ieri sera il mio tour di presentazione del libro "Polvere Rossa" mi ha condotto a Busca, in provincia di Cuneo.
Oltre ai miei familiari, sempre fedeli compagni in questi incontri, è venuta con me anche Marialuisa, come moderatrice.
La Dottoressa Nadia Chiapello, insieme ai membri di una locale associazione di volontariato per l'Africa, ci ha accolti per la serata: il teatro civico di Busca era praticamente gremito sia di volontari ed amici, sia di persone che volevano conoscere qualcosa di Chaaria per la prima volta.
E' stato un evento simile a quello vissuta al SERMIG, anche se con numeri leggermente più piccoli: anche a Busca comunque ci sono stati calore ed amicizia, oltre che forti emozioni e grande condivisione.
Ho rivisto, nella serata di ieri, ex volontari di Chaaria e compagni di scuola che non incontravo da anni; vicini di casa e persone interessate semplicemente a conoscere qualcosa di più dell'Africa..


Nuovamente ho cercato di raccontare Chaaria dal di dentro, proponendone i valori di fondo, gli ideali ed i sogni ancora da realizzare. Ancora una volta il video è stato molto apprezzato ed è servito per condensare e coagulare tutte le emozioni che il pubblico ha via via sperimentato durante il mio discorso.
Nadia ed Alex hanno poi realizzato una serie di fotografie di Chaaria, commentate da citazioni del libro, che scorrevano sul grande schermo alle nostre spalle, durante tutta la presentazione.
Moltissimi sono stati i libri venduti. Le offerte sono piovute con grande generosità, e la serata è stata quindi non solo di presentazione e diffusione del libro, ma anche di feconda raccolta fondi, che useremo per l'aiuto dei più poveri.
Ringrazio Nadia e tutti coloro che hanno collaborato al buon esito della serata, e sono estremamente riconoscente a tutti i partecipanti.
Ho sentito tanto calore e tanto affetto, che sicuramente mi accompagneranno a Chaaria quando ci ritornerò la prossima settimana.
Non posso non ringraziare questa sera Fratel Giancarlo che a Chaaria si sta facendo in quattro per permettermi questa esperienza in Italia.

Fr Beppe Gaido







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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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