L’ho visitata per la
prima volta venerdì scorso.
Lamentava dolori
addominali importanti e sanguinamenti genitali.
L’ecografia ha dimostrato
dei grossi fibromi uterini di cui la giovane donna era già al corrente.
Era infatti venuta a
Chaaria specificamente per farsi operare di miomectomia.
La cosa che però mi ha
messo in crisi è il fatto che, oltre ai fibromi, l’eco ha dimostrato anche una
gravidanza iniziale e perfettamente vitale.
La paziente aveva così
tanto male che assolutamente voleva l’intervento.
Mi diceva che anche in
altri ospedali le avevano spiegato che sia il male che l’emorragia erano
probabilmente dovuti a dei fibromi andati in necrosi, e quindi da togliere al
più presto.
Io le ho detto che, per
motivi etici, non mi sentivo di fare l’operazione fintantochè il prodotto del
concepimento era vivo: ogni intervento sull’utero può in effetti causare
aborto, e con fibromi così grandi la probabilità di perdita della gravidanza
era praticamente del 100%.
Inoltre le ho fatto
presente che, a parte i rischi di indurre noi un aborto, una miomectomia in
gravidanza sarebbe stata pericolosa anche per lei perchè un utero gravido può
essere davvero emorragico in corso di intervento.
Lei si è convinta.
Anche a lei sarebbe
piaciuto avere quel bambino.
E’ quindi andata a casa
con farmaci tocolitici e con supplementi di ferro e folico.
Abita perà decisamente
lontano e le strade tra il suo villaggio e Chaaria sono pessime.
Purtroppo me la sono
trovata in ospedale stasera nuovamente: era pallidissima, collassata ed in
preda a seria emorragia.
Fortunatamente avevo
sangue in emoteca ed ho potuto stabilizzare velocemente le sue condizioni
generali.
L’eco di stasera ha
dimostrato un quadro decisamente diverso da quello di venerdì scorso: l’embrione
non c’era più, pur permanendo una camera ovulare piuttosto irregolare: i
fibromi avevano in pratica causato l’aborto, ma la donna continuava a
sanguinare a causa di prodotti di concepimento ritenuti.
Aveva perso così tanto
sangue e tanto velocemente da essere fredda e senza pressione.
Abbiamo quindi fatto una
revisione urgente della cavità uterina con lo staff della notte, e l’emorragia
si è fermata.
Ora aspetto che venga
qualcuno dei familiari a donare sangue e poi penso che farò anche le
miomectomie, lasciando però passare un po’ di giorni al fine di ridurre il
pericolo di emorragia uterina in corso di intervento.
Anche stavolta la
decisione è stata difficile: interrompere la gravidanza io stesso per poter permettere
la miomectomia non avrei potuto farlo per motivi etici.
L’aborto però è avvenuto
ugualmente, ed è capitato quando la donna era lontana da ogni struttura
sanitaria.
In quelle condizioni è
arrivata da noi in mototaxi (immaginate una donna collassata e sanguinante,
seduta sul sedile posteriore di una motocicletta che corre su strade
dissestate).
Ci è mancato poco che
morisse di una emorragia acuta.
Meno male comunque che
siamo arrivati in tempo.
Nuovamente sento la
responsabilità di certe decisioni che devo prendere sulla vita degli altri.
Il fatto di essere sempre
solo a decidere spesso pesa quanto un macigno.
Fr Beppe
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