Basta pero' andare un po' oltre Nanyuki, verso Maralal, per rendersi conto di quanto grade sia il problema della siccita' in Kenya quest'anno: campi completamente secchi, assenza totale di pascolo, animali che muoiono di sete (sono gia' migliaia nel nord del Paese), persone ridotte alla fame e completamente dipendenti dagli aiuti umanitari del governo, lotta ai pochi pozzi per poter raccogliere una tanica d'acqua da portare a casa.sabato 21 gennaio 2017
La siccità
Basta pero' andare un po' oltre Nanyuki, verso Maralal, per rendersi conto di quanto grade sia il problema della siccita' in Kenya quest'anno: campi completamente secchi, assenza totale di pascolo, animali che muoiono di sete (sono gia' migliaia nel nord del Paese), persone ridotte alla fame e completamente dipendenti dagli aiuti umanitari del governo, lotta ai pochi pozzi per poter raccogliere una tanica d'acqua da portare a casa.Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido

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