domenica 24 dicembre 2017

Babbo Natale per i Buoni Figli

Al centro dei Buoni Figli babbo Natale e' passato oggi pomeriggio.
Ai ragazzi quest'anno ha portato un bel paio di scarpe nuove ed un paio di nuovi pantaloni.
Insieme ai doni, babbo Natale e' venuto anche con una grandissima torta, con un bel po' di bibite e con tanta musica.
Nella distribuzione dei doni, babbo Natale (nella fattispecie Fratel Robert) e' stato validamente coadiuvato dalle suore e dai dipendenti del centro.
I doni sono stati presentati ai ragazzi al passo di danza.
E' stato un momento bello in cui abbiamo voluto far sentire ai nostri Buoni Figli che essi sono al centro del nostro cuore.
Essi sono dei cuori semplici e puri; per loro tutto e' dono e basta davvero poco a farli felici.
Domani per loro ci sara' un pranzone specialissimo, offerto generosamente da Francesco Vezzoso che ogni anno si impegna a donare un pasto speciale ai nostri ragazzi.
A Natale ci sentiamo tutti un po' piu' buoni, ci commuoviamo piu' facilmente e ci sentiamo piu' uniti. Questo piccolo momento di festa con i Buoni Figli ci ha fatti sentire famiglia.


Buon Natale a tutti i lettori anche a nome dei ragazzi del centro.

Fr Beppe Gaido



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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