sabato 24 febbraio 2018

Una storia triste

La paziente si e' fratturata il femore cadendo dalla motocicletta.
L'abbiamo operata e le abbiamo messo un chiodo di Sign. 
Tutto sembrava andato bene ed aveva iniziato anche a deambulare.
Sei settimane dopo l' operazione e' tornata per il controllo, ma la gamba era terribilmente gonfia.
Non mi sembrava un'infezione e non ho visto pus, ma le ho ugualmente dato un ciclo di antibiotici. 
La radiografia era buona, con frattura ben allineata dal chiodo, ma mostrava una massa dei tessuti molli.
Dopo una settimana di antibiotici non c'era alcun miglioramento ed anzi massa e dolore parevano aumentati.
Ho deciso di farle un'agobiopsia, ed il risultato purtroppo e' stato di linfoma non Hodgkin a cellule B.
Mi sento frustrato. 
La frattura sembra andare bene ma non so se la paziente avra' i soldi per la chemioterapia.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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