venerdì 25 maggio 2018

Una bella tappa nel mio viaggio di ritorno a "casa"

Londra e' stata insieme una grandissima emozione che mi ha riportato ai tempi della mia gioventu' quando ho studiato qui in Inghilterra, ed insieme una forte esperienza di amicizia, di calore umano e di sostegno.
Mi sono sentito tra amici che mi hanno accolto e coccolato.
Chaaria ed il suo messaggio di servizio incondizionato per i bisognosi sono vivi qui a Londra.
Spero che anche qui possa nascere un gruppo grande e continuativo come quello della Polonia. 
Certo a Londra ci vogliono bene.
Ora mi imbarco sul volo per Nairobi.

Fr Beppe
 



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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