lunedì 25 giugno 2018

Siamo rimasti in pochi

Nel reparto orfanelli siamo rimasti solo in due. Gli altri sono andati a casa. Era gia' successo anche in passato. Anzi, c'era stato un periodo in cui il nostro reparto era chiuso.
Non e' che ci auguriamo di aumentare in numero, perche' vorrebbe dire che altri bambini rimarrebbero senza genitori.
Sappiamo pero' che tra pochissimo saremo di nuovo in tanti...purtroppo il bisogno e' cosi' grande che non si puo' pensare di rimanere cosi' per lungo tempo.
Al momento ci godiamo le coccole dello staff che ha piu' tempo per noi, ci guarda, ci coccola e ci fa sentire proprio a casa, compatibilmente con la mancanza dei nostri babbi e delle nostre mamme.
Ringraziamo di cuore i donatori che ci aiutano con le loro offerte, sia per l'acquisto dei pannolini e sia per il costosissimo latte in npolvere.

Gli orfanelli di Chaaria

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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