sabato 4 agosto 2018

Apprendimento continuo...

Ha concluso oggi la sua collaborazione con la nostra attivita' ortopedica il Dr Valerio Mastroianni, per la prima volta a Chaaria.
Sono stati giorni intensi e senza pause.
E' stato con noi due settimane, in cui non c'e' stato un giorno libero dalla sala operatoria, a cominciare dal mattino presto, fino alla sera tardi.
Abbiamo operato tante persone...tante di piu' di quelle che avrei potuto operare se fossi stato da solo.
Abbiamo ridotto l'attesa per l'intervento che ormai puo' essere anche di 5 o 6 giorni, a causa del superaffollamento in sala: in queste due settimane invece, spesso abbiamo operato le fratture entro le prime 12 ore dal ricovero.
La sua presenza ha portato anche nuovi modi di vedere, nuovi approcci chirurgici e terapeutici, vie di accesso alle fratture diverse da quelle che noi di solito pratichiamo.
Da questo punto di vista la sua presenza e' stata per me occasione per rivedere le mie pratiche chirurgiche, per modificare accessi alle fratture forse non completamente adeguati, per imparare approcci nuovi.
Sono state due settimane intense di lavoro, e per me anche di studio e revisione delle cose che faccio.
Lavoro quindi, ma anche riflessione.
E' questo un altro aspetto del volontariato, quello di mantenermi sempre in un atteggiamento ricettivo e di apprendimento, in modo da cercare di fare sempre un po' meglio per i nostri malati.


A volte si ha la tentazione di dire: noi abbiamo sempre fatto cosi'.
Ma uno che sa cambiare le sue posizioni, che sa accogliere un buon suggerimento, che accetta una correzione professionale, si mantiene sempre giovane e capace di crescere ancora.
Anche questo e' uno degli aspetti "speciali" di Chaaria, che dal primo giorno fino ad oggi ha conservato in me la psicologia dell'eterno studente, sempre alla ricerca di imparare qualcosa di nuovo, sempre con la sensazione di essere sotto esame.
In passato questo si e' applicato di piu' alla ginecologia prima, e poi alla chirurgia generale. Ora forse l'area in cui mi sento piu' "studente" e' l'ortopedia, che voglio far mia sempre di piu', che desidero perfezionare ed approfondire.
Alla fine di queste due settimane di ortopedia intensiva mi vengono in mente le parole di Einstein, quando dice: "piu' studio, e piu' mi rendo conto di non sapere".
Da domani ci saro' di nuovo solo io con le fratture che continuano ad arrivare a fiotti, ma avro' qualcosa in piu' da offire ai pazienti, e spero di operarli meglio rispetto a prima.

Fr Beppe (eterno studente di medicina)


Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....