domenica 30 settembre 2018

Ciao America!

Sono sull'aereo che mi riporta a Nairobi.
Venti giorni via da Chaaria, un pungente senso di colpa per la mia assenza ma tantissime esperienze nuove ed emozionanti.
Incontri fantastici con persone straordinarie.
Tante cose nuove imparate e spero interiorizzate per il bene dei pazienti.
Tecniche nuove di interventi chirurgici. 
Nuova tecnologia Sign offertaci gratuitamente per operazioni mai fatte prima. 
Tanta formazione e materiale didattico che potro' usare per disseminare tra lo staff le cose imparate.
Nuovi orizzonti nel campo della correzione della deformita'.
Collaborazioni di volontariato con chirurghi Sign che verrano a Chaaria ad operare nei prossimi dodici mesi con l'intento di insegnarci sul campo.
Donazioni di placche, viti e trapano da parte di Acumed.
E poi varie raccolte fondi per Sign in cui ho offerto la mia testimonianza...quasi come un modo per dire loro grazie di tutto quello che fanno per noi e per i nostri malati.
Sign ha pagato tutto: volo, corsi, vitto e alloggio.
Nel cuore tanta riconoscenza ed un grandissimo entusiasmo per servire ancora di piu' ed ancora meglio.
Grazie a Fr Giancarlo ed ai volontari che mi hanno sostituito.

Fr Beppe











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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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