mercoledì 26 settembre 2018

Ultimi giorni in America

Sto vivendo l' ultima fase del corso di Ortopedia che in questa settimana mi ha tenuto super impegnato nell'ospedale di Portland (Oregon).
Ci siamo buttati a capo fitto per cercare di imparare al massimo nel campo della terapia chirurgica della deformita'.
Alla sera lavoriamo per Sign, rendendoci disponibili per eventi e presentazioni a scopo di raccogliere fondi.
Grazie a chi a Chaaria mi sta sostituendo, dandomi la possibilita' di questa incredibile occasione formativa.

Fr Beppe






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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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