lunedì 4 febbraio 2019

E' stato suo fratello

Oggi ho perso molte ore in sala a ricostruire la faccia di un uomo preso a machetate.
Ho dovuto riattaccargli i padiglioni auricolari, cercare di ricostruirgli il naso tagliato in due dalla violenza dei colpi e poi ho dovuto dare tanti punti.
Non so se il suo naso tornera' come prima.
Dobbiamo anche fargli una TAC per escludere fratture del massiccio facciale e danni intracranici.
A ridurlo cosi' e' stato suo fratello a motivo di un diverbio su una eredita'.
Casi del genere non sono infrequenti a Chaaria, purtroppo.
Cio' che rende la situazione odierna ancor piu' di cattivo gusto e' comunque il fatto che l'assalitore non e' solo fratello di sangue della vittima, ma e' anche un pastore di una chiesa protestante.
Mi chiedo come fara' in questi giorni a predicare che Dio e' amore.
Penso alla frase evangelica del porgere l'altra guancia...come fara' in futuro a parlare alla gente di queste cose?

Fr Beppe

Nessun commento:


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


Guarda il video....