venerdì 19 aprile 2019

Venerdì Santo

Oggi giorno di silenzio e di meditazione sulla passione del Signore e su tutte le passioni di cui ancora oggi siamo testimoni sia qui in ospedale che nel mondo intero.
Oggi giorno di preghiera, ma anche giorno di impegno per coloro che soffrono e che anche ora sono sulla croce con nostro Signore.
Oggi anche giorno in cui cerchiamo di dare un senso alle croci che dobbiamo portare sulle nostre spalle.
Oggi, giorno in cui Cristo e' stato tradito, rinnegato, incompreso, rifiutato; giorno in cui e' stato condannato ed ucciso, pur essendo innocente: quindi anche giorno in cui ci dobbiamo preparare a passare per la stessa strada...tradimento, incomprensione, fallimento, condanna da parte degli altri sono una esperienza da cui pochi si possono esimere, sono un passaggio quasi obbligato per tutti: e ci dobbiamo preparare!
Un abbraccio a tutti e buon triduo pasquale.

Fr Beppe










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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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