Io ho partecipato alle esequie per soli 30 minuti, nei quali comunque ho potuto vedere una folla immensa di gente, segno che tutti volevano bene al nostro amico che ora già speriamo in Paradiso. Jamlick è stato seppellito nel piccolo cortile antistante la graziosa casetta in legno e pietre, che pian piano si era costruito con 8 anni di lavoro al Cottolengo Mission Hospital.
Oggi è anche venuto a trovarmi Padre Orazio Mazzucchi che da qualche mese non è più a Matiri, ma è stato trasferito a Isiolo: mi ha raccontato di tanta instabilità che ancora regna in quella parte del Kenya, dove continuano a susseguirsi razzie di bestiame che spesso finiscono con morti e feriti. Mi ha detto che in settimana un cittadino cinese che lavorava alla costruzione di un acquedotto per conto della diocesi, è stato freddato con un fucile, durante una rapina.
La cosa più stressante di queste ultime due settimane è rappresentata dal fatto che, per ragioni a me non chiare, in sala parto abbiamo avuto ben 4 neonati che non ce l’hanno fatta: è terribile per noi quando capitano questi periodi, perchè ci vengono dei sensi di colpa e si comincia a fare autocritica, per vedere se qualcosa può dipendere da nostre lacune o errori.
Anche stasera siamo nuovamente saliti al cimitero del Centro per accompagnare alla fossa ben 12 cadaveri, di cui 8 bambini. Quanta gente che ora pregherà per noi, ma anche quanta sofferenza che tutti i giorni ci passa accanto e ci ferisce.
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