lunedì 21 aprile 2008

Tappa di Pellegrinaggio

La nostra Associazione con altre aggregazioni di Torino, parteciperà alla nuova tappa del Pellegrinaggio di Fiducia sulla Terra che si svolgerà a Torino nei giorni da giovedì 1 maggio a domenica 4 maggio.
Il Pellegrinaggio è incoraggiato dalla Comunità di Taizè.
La partecipazione vedrà molti giovani di Torino, che tra l'altro stanno già operando per l'organizzazione e la buona riuscita dell' incontro.
Alla nostra Associazione è stato chiesto di partecipare con due giovani per il pomeriggio di venedì 2 maggio e sabato 3 maggio.
La parrtecipazione comporta la distribuzione delle lettere dalle nostre Missioni ed una breve presentazione delle nostre attività.
Confido che ci siano giovani che a nome notro parteciperanno a questo incontro, anche per confrontarsi con persone con cui si condividono ideali d'impegno.

Ripropongo il nostro numero di codice fiscale per il 5 x 1000: C.F. 97653480018

Per quanto riguarda le notizie aggiornate che provengono da Fr. Beppe e Fr. Maurizio ribadisco che è operante da diverso tempo il sito blog :
http://chaariahospital.myblog.it/.
Il sito viene aggiornato in tempo reale dalla Signora Nadia Monari - volontaria di Roma.
Ricordo che il giorno 30 aprile ci sarà la festa del Santo Cottolengo.
Per ogni ulteriore approfondimento, potete fare riferimeto alle mie lettere dei mesi scorsi ed al sito blog.
In attesa di riscontro per la disponibilità all' iniziativa del 2 - 3 maggio, saluto cordialmente.

Lino Marchisio

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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