domenica 20 aprile 2008

Il nuovo ecografo: un grazie infinito

Oggi ci è stato consegnato il nuovo ecografo che sostituisce il primo glorioso portatile che ci ha assistito dal maggio 2000 fino ad oggi. Lo abbiamo comprato con le offerte di alcuni amici a cui va il nostro ringraziamento sincero: grazie ad Alessandro Barberis e grazie di cuore agli amci tedeschi Norbert e Ruth. L'ecografo è molto avanzato e confesso di essere veramente molto felice di questo dono che faciliterà il nostro lavoro ed andrà a beneficio di tante persone in difficoltà. Un grazie che diventa preghiera per questi amici che hanno voluto donarci uno strumento tanto prezioso.
Ciao. Fr Beppe
           
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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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