domenica 21 settembre 2008

Diagnostica per immagini


• Non abbiamo un servizio radiologico, e dobbiamo mandare i pazienti a Meru per le lastre. Normalmente trasportiamo i nostri pazienti in ambulanza. Questo è naturalmente un notevole costo di gestione..
• Il servizio ecografico è attivo da giugno 2000, ed ha registrato una crescita costante.
• Le attività ecografiche comprendono: la diagnostica addominale, pelvico ginecologica, ecografia di superficie per ricerca di raccolte, di ascessi o di linfonodi ingrossati;
• Ecocardiografia per la diagnosi delle patologie cardiovascolari;
• Ecografia scrotale e testicolare, mammaria e tiroidea;
• Ecografia transcranica per la ricerca di idrocefalo nel bambino con meno di 18 mesi;
• Abbiamo l’ecografia transvaginale per lo studio dell’apparato genitale femminile e per la gravidanza iniziale;
• Molto importante è l’ecografia ostetrica con possibilità di biometria fetale e ricerca di patologie quali oligo e polidramnios, placenta previa, abruptio placentae, malformazioni o postdatismo.
Nel 2007 abbiamo eseguito 6248 ecografie.

I NOSTRI VOLONTARI
Al momento a Chaaria abbiamo tre volontari:
1) Ezio che si prodiga nel servizio ai pazienti dell’ospedale, da lui serviti con vera dedizione e con ammirevole impegno.
2) Mariella, infermiera professionale, ed impegnata per lo più in sala operatoria e nel dipartimento di pediatria.
3) Vivi, che si occupa in parte dei Buoni Figli, in parte degli orfani, ed in parte ci sostiene in varie attività ospedaliere (come imboccare o medicare).

Li vedo contenti e soddisfatti. Oggi sono stati al Samburu Park.
Dopo la lunga pausa causata dalle instabilità sociali di inizio d’anno, ora i volontari sono tornati in gran numero. Con mia grande gioia sono molti quelli che sono ritornati a Chaaria dopo esperienze precedenti: in questo senso ringrazio tutti i volontari “recidivi”: Gianni, Elisabetta, Alex, Francesca, Elena, Silvia, Ezio, Max, Lorena, il chirurgo sardo che aspetto a novembre. E’ bello vedere che i volontari tornano. E’ un grande incoraggiamento per noi, e ci aiutano ad avere fiducia: chi torna, ci dice indirettamente che a Chaaria non si è trovato male.

Ciao.
Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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