domenica 28 settembre 2008

Una grande soddisfazione

Carissimi amici del blog,
oggi abbiamo raggiunto un bel traguardo. Abbiamo fatto la nostra operazione numero 1000 per il 2008. E’ stato un cesareo.
Lo ritengo un bellissimo risultato che testimonia quanto la gente ancora ci apprezzi e si fidi di noi. Sono andato a riguardare il registro dell’anno scorso, e mi sono reso conto che nel 2007 abbiamo raggiunto la millesima operazione il 26 ottobre.
Ciò significa che abbiamo davvero lavorato tanto, soprattutto se consideriamo che quest’anno abbiamo avuto la presenza di un solo gruppo di chirurghi a giugno (Luciano ed Enrico), mentre l’anno precedente in data odierna avevamo già goduto del lavoro di Massimo, Max e Donatella, mentre da alcuni giorni era presente Peter (il ginecologo tedesco).
Inoltre dall’inizio di settembre il lavoro in sala è estremamente più duro perché Jesse, il nostro anestesista, è in ferie: da un mese faccio sia il chirurgo che l’anestesista, soprattutto quando si tratta di anestesie spinale, o, quando come oggi, non riesco a rintracciare Ogembo, ed ho un cesareo urgente a cui non riesco in nessun modo a fare la puntura lombare.
Per la chirurgia elettiva in genere, in queste ultime quattro settimane normalmente ho lasciato al dott. Ogembo il ruolo di chirurgo, ed io mi sono “travestito” da anestesista, sempre aiutato dalla collaborazione di Mariella, volontaria e infermiera italiana.
Anche di questi numeri ringrazio il Signore, ed insieme a Lui pure tutti gli amici italiani che con pazienza mi hanno insegnato l’arte del cerusico. Quando sono arrivato a Chaaria, sapevo sì e no come si prova una pressione. Ora, quando penso alle cose imparate, non mi sembra neppure vero.
Per me Chaaria è stata anche come un bel corso di specializzazione in cui ho avuto ottimi docenti tra i volontari, che mi hanno fatto crescere umanamente e professionalmente, e che hanno pian piano trasformato il dispensario in un ospedale conosciuto ed amato dalla gente.
PS: oggi sono arrivati i rinforzi. Sono stato particolarmente felice di riabbracciare Silvia, recidiva per la terza volta, Lorena e Katia, al secondo sbarco tra noi. Che bello quando i volontari ritornano. E’ una rimpatriata anche per me.

CHARITY VA AL KENYATTA... LINA CONTINUA LA RADIO
Grazie al vostro aiuto economico, domattina presto trasferiamo Charity al Kenyatta Hospital per stadiazione definitiva della neoplasia e per la decisione finale dell’oncologo sulle possibilità terapeutiche. Preghiamo per lei. Ha davvero tantissimo dolore...
Lina intanto continua il suo calvario. Ha tanto male, ed è ancora più gonfia. La radio le provoca molto bruciore, ma per ora ci vede ancora. E’ coccolatissima dalle Suore di Langata.

Ciao. Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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