Preliminare a tutto credo fondamentale mettersi in contatto con Fr. Beppe per informarlo della propria esperienza in modo di concordare eventuali nuovi interventi da eseguire a Chaaria.
Questo perché, nelle settimane precedenti, viene sparsa la voce dell’arrivo di un chirurgo che esegue quegli interventi e nel frattempo Fr. Beppe può prenotarvi le visite ambulatoriali scaglionandole nel corso della settimana: questo permette di visitare, ricoverare, operare senza accavallare il lavoro.
Ciò è importante perché Fr. Beppe potrà imparare ad eseguire un nuovo intervento e la vostra presenza lascerà perciò una traccia concreta e strutturale.
Tutto il Personale parla Inglese ed il Chirurgo è affiancato nelle attività extra-operatorie da un’Infermiera di S.O. che fa da tramite linguistico ed organizzativo.
AMBULATORIO: inizia in genere a metà mattinata (se arrivano i matatu) ed i Pz.vengono prima filtrati da parte dei Clinical Officer. La considerazione importante è che non è possibile rinviare i ricoveri a data da programmare; i Malati vengono spesso da lontano, spendendo (per loro) cifre elevate; vanno quindi visitati al più presto possibile, se da operare ricoverati subito, se possibile operati nella giornata stessa o il giorno dopo chiedendo a Jesse di fare una valutazione anestesiologica.
PATOLOGIE PREVALENTI: grande parte delle patologie riguarda l’ambito ginecologico, in particolare fibromi uterini di notevoli dimensioni ( anche più di 20. cm di diametro) grosse cisti ovariche, interventi per infertilità (tuboplastiche). I numerosissimi Tagli Cesarei sono gestiti da Fr. Beppe che ormai potrebbe farli con le mani legate dietro la schiena.
Vi è una notevole richiesta per le patologie urologiche, soprattutto adenomi prostatici e stenosi uretrali, gravissime conseguenza di patologie infettive (gonorree ripetute) che costringono a posizionare cateteri sovrapubici anche in uomini giovani. Comuni le ernie addominali ed inguinali (ci sono le retine di Trabucco). Capitano interventi di sequestrectomie per osteomieliti. Inoltre tumori mammari , lipomi, masse a partenza dalle parti molli, esiti imponenti di orchiepididimite difficili da differenziare, idroceli ecc.
DIAGNOSTICA: in Ospedale vi sono due ecografi gestiti da Fr. Beppe e dal Dr. Ogembo, un Laboratorio Analisi che consente un certo numero di esami, non vi è Radiologia né Anatomia Patologica. E’ possibile far eseguire Rx a Meru, esami istologici a Nairobi (tempo di risposta 1 mese) ma bisogna ricordare che sono a pagamento ed a carico del Malato. Anche test di funzionalità tiroidea e PSA sono eseguiti in altre sedi e sono costosi.
La diagnosi è quindi affidata prevalentemente alla semeiotica tradizionale ed all’ecografia ed è ovviamente inutile eseguire esami che non servano strettamente alla terapia da eseguire.
INDICAZIONI CHIRURGICHE E TERAPIE POST.OPERATORIE: considerando che la disponibilità di radioterapie, chemioterapie, terapie ormonali è limitata a chi può permetterselo, andando a Nairobi al KNH, anche le scelte terapeutiche vengono condizionate: la mastectomia sec. Patey che non richiede Radioterapia è spesso la scelta obbligata, così come l’orchiectomia sottocapsulare lo è per il Ca. della prostata.
SALA OPERATORIA: in attesa ne venga costruita una nuova, consiste in una stanza di circa m.3.5X 5.5, esposta a sud e quindi molto calda.
La porta d’ingresso si apre direttamente su un corridoio di passaggio, che è impossibile tenere pulito durante tutta la giornata: la sala invece viene lavata completamente dopo ogni intervento, la pulizia è massima, chiunque entra si cambia abiti, zoccoli e indossa immediatamente cappello e mascherina. Evidentemente queste precauzioni sono efficaci, perché non ricordo, in due mesi complessivi di attività, una sola suppurazione, anche in interventi di per sé pesantemente contaminati (appendicite acuta con peritonite diffusa, ulcera duodenale perforata): ovviamente tutti i Pz. ricevono profilassi e trattamento antibiotico post.operatorio.
Vi è un comune lavandino per “lavarsi” ed uno strumentario abbastanza completo anche se un po’ datato: in particolare le forbici sono malconce. Il letto operatorio è anziano, manuale manca dei cosciali: gli eventuali interventi per ragadi anali od altro si eseguono in Sala Parto.
Il personale di S.O. consta di due ragazze addestrate a Chaaria a strumentare: grandi lavoratrici, grandi persone ma tecnicamente non molto rifinite, vanno quindi aiutate nella scelta dello strumentario, dei fili da sutura ecc., soprattutto per interventi che conoscono poco. Oltre allo strumentario presente in S.O. vi sono alcune scatole di ferri chirurgici nello “store” situato nel cortile degli alloggi.
Bisogna cercare di risparmiare il più possibile sul materiale di consumo, sostanzialmente sui fili di sutura.
L’anestesia è affidata a Jesse,Tecnico di Anestesia (non medico), che pratica l’anestesia spinale e/o in alternativa utilizza la Chetamina o il Deprivan. Questo comporta delle limitazioni nella chirurgia addominale alta, nella la durata degli interventi, che è meglio non superino le due ore, nella mancanza di miorilassamento. Si può praticare la ventilazione solo con Ambu, i Pz. non vengono intubati manca un servoventilator.
Tenendo presente che i Pz. spesso partono con bassi valori di Hb., qualora si tema un sanguinamento operatorio prevedere anche la ricerca dei donatori nell’ambito della famiglia.
REPARTO DEGENZA: i Pz. operati sono distribuiti nelle camere di degenza, è possibile seguirli personalmente nel decorso. Se non fosse possibile consiglio di parlare direttamente con i Clinical Officers o con il pers. Infermieristico per dare le indicazioni; questo vale in particolare per interventi nuovi. Molto importante dare i tempi per l’alimentazione nel post-operatorio, perché i Malati chiedono quasi subito di mangiare.
La durata della degenza è spesso oggetto di “contrattazione” con i Malati, può dipendere dalla lontananza da casa, dalla disponibilità dei parenti a riaccompagnarli a casa, dalla difficoltà a pagare l’esiguo conto del costo degenza.
FARMACI: la farmacia dell’Ospedale dispone di una dotazione adeguata alle necessità comuni.
PERIODO DI PRESENZA: personalmente ritengo che 4 settimane consentano di fare un buon lavoro, di più è anche meglio. Credo anche che sia preferibile scegliere la stagione secca perché, quando piove, l’arrivo dei Malati diminuisce per la difficoltà di spostamento.
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