domenica 15 febbraio 2009

Il mese più caldo


Febbraio e’ il mese piu’ bello dell’anno. Il cielo e’ limpidissimo, blu scuro; qualche volta persorso da nubi bianchissime. La temperatura e’ torrida, ma e’ un caldo secco che si sopporta bene, anche se al sole ci si scotta dopo pochi minuti.
dintorni di chaaria.JPGIl sole sorge puntualissimo alle 6.10 come una palla rossa che si tira su lentamente dall’orizzonte infuocato. Il tramonto invece arriva verso le 18.45: non lo vediamo direttamente, perche’ il sole va a cuccia dietro alle colline, ma ciononostante ci sono giochi di colore veramente entusiasmanti, con raggi luminosi che si spandono da oriente a occidente, spesso originando dietro una sottile striscia di nuvole sull’orizzonte occidentale: quando vedo questo elemento cosmico, sempre penso al Passaggio del Mar Rosso... non so neppure perche’.
Le notti sono ugualmente limpide. La via lattea si stende sopra la nostra testa e trapunta il cielo di una polvere bianchissima di stelle. La luna sorge a orari ogni giorno diversi, che e’ difficile seguire; sempre maestosa al suo apparire al di sopra delle chiome degli alberi: un disco rosso che poi diventa bianco e luminosissimo, durante la sua salita allo zenit, e ci da’ cosi’ tanta luce da poter leggere un libro nella shamba (campo).
Di notte comunque si dorme bene (se non ci sono chiamate in sala operatoria) in quanto l’escursione termica e’ notevole, ed in genere si usa sempre una coperta e si tengono le finestre chiuse.
Qualche volta al mattino ci sono brevi rovesci, e questo rappresenta una vera benedizione, soprattutto perche’ fa crescere l’erba per le mucche e ci protegge dal rischio della siccita’, che invece ha infierito cosi’ pesantemente da altre parti. Anche le strade non sono cosi’ polverose, e le gite dei volontari sono piu’ piacevoli anche da questo punto di vista.
I pazienti sono tanti, in quanto a febbraio c’e’ una recrudescenza malarica e normalmente ci aspettiamo anche piccole epidemie di meningite nei bambini. Le stanze dell’ospedale sono piene e l’ambulatorio brulica di pazienti anche alla domenica... e questa e’ la Chaaria che amo di piu’.

Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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