giovedì 8 maggio 2008

Bentornati a Chaaria

Sono stati quasi cinque, i mesi della totale assenza di volontari da Chaaria, in seguito al caos che ha seguito le elezioni politiche...e devo dire che lo abbiamo sentito pesantemente... io ne ho portato il peso sulle spalle in maniera particolarmente evidente, non avendo più medici che mi aiutavano per il giro, dentisti che collaboravano a portare avanti le cure odontoiatriche, infermieri che ci permettevano di migliorare un po’ l’aspetto nursing di Chaaria. Ci è mancato il regolare trasporto di farmaci con le valigie sempre sovrappeso. Soprattutto ci è mancato lo scambio e la freschezza di nuovi incontri. Ho nostalgia anche di tutte quelle occasioni di apprendimento, che sempre hanno costellato il mio rapporto con gli “Italiani”.
Ora i volontari tornano e desidero ripetere ad ognuno il benvenuto, con una lettera personale che vorrei costituisse anche un vademecum ed una cartina di orientamento per coloro che vengono per la prima volta.
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Carissimo/a,

Grazie per la tua scelta di venire qui a Chaaria, per condividere con noi questo periodo di servizio. Vogliamo aiutarti ad inserirti in questa nuova realta` presentandoci e dandoti alcune indicazioni.
Siamo una Comunita` religiosa di Fratelli a servizio dei piu` poveri. Non siamo preti, siamo consacrati a Dio con i voti di poverta`, castita`, ubbidienza e viviamo insieme.
Fratel Beppe e` l’attuale responsabile della Comunita` ed e` il medico responsabile dell`ospedale; Fr. Lorenzo e` fisioterapista ed e’ responsabile del Centro per ragazzi handicappati (Buoni Figli). Inoltre segue i giovani in formazione che occupano un’ala della casa fratelli e seguendo un loro programma formativo condividono con noi alcune ore di servizio nei vari settori: Ospedale, Buoni Figli, fisioterapia.
Fr Lorenzo, e’ anche l’economo della Missione.
Fr Dominic collabora al sevizio agli uomini in ospedale e spesso funge da traduttore per i volontari che non conoscono l’Inglese. Fr. Lodovico, il fondatore di questa Missione e` il decano della Comunita` e collabora ad alcuni piccoli servizi, come la preparazione delle garze per l’ospedale.
Fr Joseph Muchiri si occupa dell’economato e lavora in ospedale. Fr Simon collabora al servizio in di assistenza ai Buoni Figli. Fr Francis si occupa di manutenzione.
Con noi ci sono anche alcune suore, Sr. Oliva, Sr. Lucy, Sr Florence e Sr Cecilia, che ci aiutano nel servizio di carita` e vivono in una casa adiacente alla struttura dei Fratelli.
Fr Godfrey si occupa del servizio dentistico. Novizi e postulanti seguono un loro piano di formazione e ci aiutano nel servizio.
Operai, infermieri, cuochi e guardiani sono impiegati dalla missione per l`assistenza degli ospiti nei vari settori.
Preghiera e lavoro scandiscono le nostre giornate con qualche momento di vita comunitaria. Se vuoi puoi condividere con noi alcuni momenti di preghiera: ore 6.30 Lodi, ore 6.50 S.Messa in parrocchia, ore 19.30 vespri, ore 21.15 compieta. Nei giorni festivi c`e` la S.Messa alle ore 7 in parrocchia, oppure alle 9 con i pazienti in ospedale.
Poiche` condividiamo la stessa casa, per favorire un rispetto reciproco ti proponiamo alcune indicazioni:

1. Questi gli orari dei pasti per i volontari: ore 8 colazione, ore 13 pranzo, ore 19.45 cena. Ti sara` dato un orario per il servizio.
2. Ti sara` indicata la stanza dove potrai trovare bevande calde e fare uno spuntino durante il giorno. Se alla sera dopo cena hai piacere di guardare qualche videocassetta, usa la televisione dell’appartamento dei volontari. Per le videocassette un Fratello ti condurra` nella videoteca.
3. Alle ore 23 ti preghiamo di spegnere il televisore e di osservare il silenzio.
4. Per lavarti la biancheria serviti pure della lavanderia grande dei Fratelli, li` troverai tutto l`occorrente. Per l`uso della lavatrice, il giorno dei volontari e` il martedi`.
5. Se vuoi fare foto o riprese agli ospiti o in ospendale parlane prima con Br. Beppe. Non prendere tu l’iniziativa di fotografare o filmare i pazienti. Qui la gente e’ molto suscettibile da questo punto di vista e si sente lesa nella propria privacy se vengono prese fotografie o filmati a cui non hanno direttamente acconsentito. Assolutamente non usare la macchina fotografica o la cinepresa in sala parto o in sala operatoria: non e’ bello filmare momenti delicati, con il rischio di umiliare o turbare la mamma che sta partorendo e l’infermiera che sta lavorando.
6. Durante la tua permanenza, non sono previste gite ai parchi nazionali; se sei interessato a gite turistiche ti possiamo indicare qualche agenzia con la quale potrai accordarti. Il prezzo per la gita al parco e’ attualmente di 12.000 scellini, piu’ le spese di ingresso al parco.
7. Puoi uscire per passeggiate quando vuoi, ma per favore informa il fratello responsabile e non uscire mai dopo le ore 19. Stiamo vivendo un periodo di grossa instabilità ed è frequentissimo sentire di episodi di violenza anche mortale a Chaaria e dintorni.
8. Non dare soldi, vestiario o altri regali al personale, agli ospiti o ai ricoverati prima d`aver consultato il fratello responsabile. Se vuoi lasciare offerte o indumenti per i poveri li daremo a chi ne ha piu` bisogno.

NB: L`acqua dei rubinetti della missione al momento non e` potabile, per cui ti chiediamo di servirti delle bottiglie di acqua bollita che troverai nel frigorifero della Missione. Ma ricordati che l’acqua e’ preziosa.

Ancora grazie d`essere qui a Chaaria con noi; ti auguriamo una fruttuosa esperienza umana, professionale e spirituale.
Fr. Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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