La Sig.ra Maria Elisabetta, desidera esprimere il suo ringraziamento ad Erick per il messaggio che egli ha scritto per lei qualche giorno fa, dopo aver saputo della sua preziosa disponibilità a sostenerlo per i suoi studi, attraverso un’adozione a distanza.
Con l’occasione, ci ha inviato una sua foto, qui sotto rappresentata insieme ad Alessandra, Franco, e due spagnoli che ha ospitato per l'incontro di Taizé che ha avuto luogo a Ginevra dal 29.12.2007.
martedì 31 marzo 2009
Un ringraziamento
Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.
Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.
Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.
Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.
Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.
E poi, andare dove?
Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.
Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.
Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.
Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.
Questo è quello che facciamo, ogni giorno.
Fratel Beppe Gaido
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