1) ipertensione severissima
2) stato di male epilettico con convulsioni continue
3) edema generalizzato (la donna e’ gonfia dappertutto)
4) proteinuria (cioe’ presenza di proteine nelle urine)
Si tratta in genere di donne con gravidanza avanzata, oltre la 24 settimana. Spessissimo sono ormai a temine. Oltre ai suddetti sintomi, sovente lamentano cefalea severa e disturbi visivi. I livelli altissimi di pressione possono causare emorragie cerebrali con ictus, oltre che insufficienza renale acuta e infato miocardico. L’ipertensione, e soprattutto le convulsioni, possono rapidamente causare morte intrauterina per il nacituro.
La nostra condotta terapeutica e’ la seguente: se si tratta di una gravidanza oltre la 32 settimane, con peso corporeo fetale superiore ai 2 chilogrammi, noi preferiamo non correre rischi, cesarizziamo la mamma, in modo da salvare la vita del bambino e togliere la placenta, che sembra essere l’organo responsabile per i disordini legati alla gestosi; inoltre sottoponiamo la donna a terapia antipertensiva fino all’ottenimento di valori pressori normali.
Se il feto e’ troppo immaturo, o molto piccolo, allora scegliamo la terapia medica ipotensiva per la madre, fino al raggiungimento dei 2000 mg di peso corporeo fetale. Dopodiche’ cesarizziamo. Riteniamo infatti che le possibili complicazioni sia per la madre che per il bimbo, siano cosi’ alte da controindicare l’attesa fino al termine di gravidanza.
Il cesareo e’ normalmente piu’ complesso del solito, in quanto la donna e’ comatosa ed in preda ad attacchi epilettici continui: ricorriamo quindi ad anestesia generale, invece che spinale. Inoltre anche il sanguinamento e’ piu’ profuso a causa dei valori pressori elevati. Fortunatamente i 3 casi segnalati in questa settimana stanno procedendo senza problemi nel post-operatorio.
Fr Beppe
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