sabato 18 aprile 2009

Renato, Maria Grazia e Pinuccia...

... sono partiti. Ora Chaaria è vuota, senza volontari.
Un ringraziamento sentito ai chirurghi pediatrici, che hanno fatto davvero tanto per noi. Anche Pinuccia, con noi ormai da sei mesi circa, è andata a riposarsi per tre settimane, prima di rientrae a Chaaria nuovamente per l'ultima parte del suo splendido servizio.
Che grande dono i volontari.


PS Oggi è venuta a salutarmi Kendi, l'eroica bambina che ai miei occhi rappresenta l'Africa, con le sue potenzialità e la sua forza interiore. Sta bene; cresce ed è sostenuta dagli amici che le pagano gli studi: ora è in vacanza, ma già lunedì riprenderà la scuola, sempre in quel collegio dove degli amici protestanti stanno pagando per lei.

Vi ripropongo la sua storia ed il suo esempio così come la scrissi qualche tempo fa.


RenatoMariaGraziaPinuccia.jpg


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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