sabato 2 maggio 2009

Lina ci ha lasciati...


QUESTA MATTINA AL KENYATTA NATIONAL HOSPITAL DI NAIROBI E’ MORTA LINA DOPO LUNGA SOFFERENZA.
RINGRAZIO TUTTE LE PERSONE CHE HANNO AIUTATO LA NOSTRA COMUNITA’ A PRENDERSI CARICO DI LINA FINO ALL’ULTIMO GIORNO.
UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO A FR LORENZO PER I TRASPORTI DA E PER NAIROBI. POI ALLE SUORE E AI SACERDOTI DI LANGATA PER IL PERIODO DELLA RADIOTERAPIA, IN CUI LINA E’ STATA OSPITATA IN QUELLA COMUNITA’, ASSISTITA E COCCOLATA.
UN ENORME RINGRAZIAMENTO A TUTTI GLI AMICI DEL BLOG CHE CI HANNO AIUTATI ECONOMICAMENTE.
E’ STATA UNA GROSSA SPESA, ED ANCORA DOBBIAMO CONTRIBUIRE PER IL FUNERALE ED IL TRASPORTO AD EMBU, MA POSSIAMO DIRE CHE LA NOSTRA CORDATA HA FUNZIONATO, E SIAMO STATI IN GRADO DI ACCOMPAGNARLA FINO ALLA FINE.
PREGHIAMO PER LEI.

Fr Beppe

Lina2.JPG


Pubblicato da: alle ore:
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1 commento:

Dr. Ugo Montanari ha detto...

Povera Lina La fine di un incubo per lei... ma che tristezza pensare alle sue sofferenze ed alle migliaia di Line nel mondo.
non so dire altro.
che Mungu l'accolga
Kiboko

3 maggio 2009 alle ore 17:25

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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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