venerdì 31 luglio 2009

Siccità

L’ East Africa sta attraversando la peggiore siccita’ degli ultimi 20 anni. Questo sta creando delle situazioni di grandissima instabilita’ alimentare anche in Kenya, soprattutto nelle regioni aride del Nord ed in quelle al confine con la Tanzania.

Nel Kenya settentrionale gia’ da mesi si assiste alla decimazione dei capi di bestiame che non possono piu’ trovare alcuna pozza d’acqua per abbeverarsi, e muoiono di stenti. Ora le popolazioni nomadi del Nord lamentano la perdita addirittura dei cammelli, che pur essendo molto piu’ resistenti, muoiono di sete a centinaia.

In 1400 scuole situate nelle aree maggiormente affette dalla siccita’ e dalla fame, il governo ha stabilito di annullare le vacanze estive di agosto per le scuole primarie, al fine di poter assicurare almeno un pasto al giorno ai bambini di quelle zone dove a casa non avrebbero nulla da mettere sotto i denti.

Domenica prossima il consiglio islamico del Kenya ha stabilito una giornata nazionale di preghiera per la pioggia, al fine di chiedere a Dio il dono di qualche precipitazione e di qualche raccolto. Tutte le denominazioni cristiane si uniscono a questa iniziativa di preghiera che ancora una volta sottolinea la gravita’ della situazione.



Fr Beppe


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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