Beati voi poveri; beati voi che non avete abbastanza da mangiare, e siete ridotti a nutrirvi sempre e solo di mais con il rischio della pellagra o dovete usare farina per i maiali per i vostri bambini; beati voi che piangete perche’ non avete soldi per farvi curare, perche’ non potete dar compimento ai vostri sogni di carriera e studi, in quanto non ce la fate a pagare le tasse scolastiche. Ora siete in lacrime ma questo non sara’ per sempre; tornera’ anche per voi il tempo del sorriso.
Beati anche voi, poveri in spirito, che non siete presuntuosi o boriosi, ma vi mettete umilmente al servizio degli altri, accettando sia di essere ringraziati, sia di essere ripagati a pesci in faccia. Beati voi quando vi sapete sempre accontentare di quello che c’e’, pensando che vi sono molti altri che stanno peggio...Voi avete la possibilita’ di indicare al mondo una via alternativa, fondata piu’ su cio’ che siamo che su cio’ che abbiamo. Voi mostrate all’umanita’ una strada per costruire una civilta’ basata sul servizio e sulla condivisione umile di cio’ che siamo. E’ questo che intendo quando dico che: “vostro e’ il Regno dei Cieli”, un Regno da costruire qui in terra fin da ora per poterlo poi godere in eterno nell’al di la’.
Beati voi anche quando le cose sembrano andare tutte male; quando molti sparlano di voi dimenticando il bene che fate per puntare il dito solo alle immancabili debolezze che certamente sono presenti in ogni creatura. Non difendetevi e non vendicatevi. Mandate giu’ la saliva e contate fino a 10 prima di rispondere. Il silenzio e’ la via che Io ho scelto davanti a Pilato. L’autodifesa non costruisce nulla; la rivincita sul male che vi hanno fatto non vi dara’ alcuna gioia. Sara’ la vita a farvi giustizia, magari anche dopo molti anni: pensate a Primo Mazzolari ed a molti altri.
Cercate invece la vostra pace nella preghiera e nel servizio incondizionato ai poveri. Saranno loro la vostra gioia e vi riempiranno a tal punto che non avrete neppure un minuto per pensare a chi vi accusa in tanti tribunali umani: rimanete fedeli a quello che siete e a cio’ in cui credete. Quando un giorno sarete davanti a Dio, verrete giudicati per quello che siete realmente nel profondo, e non per quello che la gente dice o per i francobolli che vi avranno appiccicato sulla fronte. Lodi e adulazioni... disprezzo e calunnie nulla cambieranno in quel giorno finale, perche’ Dio ci guardera’ con amore e vedra’ il nostro cuore per quello che e’. Ed in questo senso dico che sarete beati solo quando sarete miti, quando non cercherete mai di restituire il male ricevuto, quando non toglierete il saluto a chi vi ha feriti, ma pregherete per loro e sarete sempre gentili nei loro confronti. E facendo cio’, sarete ancora piu’ beati perche’ diventerete operatori di pace e veri figli di quel Dio che vuole sempre e solo la pace.
Eh si’, felice non e’ chi si sente sempre una spanna al di sopra degli altri e deve giudicare tutto e tutti; non e’ neppure chi condanna e riesce a far star male il suo prossimo. Presunzione, calunnia, boria, ricchezza sfrenata che diventa egoismo nei confronti dei poveri, non daranno mai la felicita’ a nessuno. La strada delle beatitudini ci propone un mondo alla rovescia, un mondo di perdenti, un mondo di ultimi, che pero’, alla fine della fiera, saranno profondamente in pace con se stessi, con Dio e con tutti.
Fr Beppe
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