venerdì 14 agosto 2009

Oggi salutiamo il Dr. Andrea Moiraghi

... A Chaaria ha fatto una toccata e fuga di 3 giorni, in quanto la sua missione era quella di supervisionare tutte le sale dentistiche che l’A.P.A. ha aperto in Kenya.

Ha quindi viaggiato molto, dal Turkana (dove la sua associazione sponsorizza uno studio odontoiatrico per i nomadi), a Wamba (dove i dentisti dell’A.P.A. collaborano con il dott Prandoni), a Isiolo, Kiamuri, Karatina e Sagana.

E’ passato da situazioni estreme come quella visitata nel Nord, dove un sacerdote ha deciso di vivere in una baracca in tutto simile a quella dei nomadi che desidera evangelizzare (e dove un dentista volontario faceva estrazioni su una sedia da cucina), a studi belli e funzionanti come quello dell’ospedale di Wamba.

Lo ringraziamo per quello che ha fatto nei giorni della sua presenza: senza paura possiamo affermare che Chaaria e’ il posto in cui Andrea Moiraghi ha visto piu’ pazienti, ed ha lavorato di piu’.

Insieme a lui esprimiamo la nostra sentita riconoscenza anche al dott Giuseppe Farnese, per averci inviato un nuovo ablatore per eseguire le detartrasi.

Buon viaggio, caro Andrea Moiraghi e arrivederci all’anno prossimo.



Fr Beppe



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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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