La difficile situazione alimentare in cui versano moltissimi abitanti delle zone piu’ aride, i quali da mesi e mesi mangiano solo granoturco, ha portato al riemergere della pellagra.
Si tratta di una malattia nutrizionale causata dalla deficienza combinata di una vitamina (la niacina o Vit B3 ), e di un aminoacido essenziale (il triptofano).
La ragione per cui una dieta composta esclusivamente dal mais porta allo sviluppo della pellagra e’ legata al fatto che le proteine di questo cereale sono povere in triptofano, che e’ invece necessario per la sintesi della niacina.
Nella pellagra la pelle diventa ipercheratotica, ed in seguito atrofica (dapprima spessa, secca e squamosa, e poi sottilissima e facilmente ulcerabile). La stessa cosa avviene sulle mucose: in bocca, in vagina, nelle mucose intestinali.
La presentazione clinica classica per la pellagra e’ costituita dalle cosiddette 4 D: DIARREA, DERMATITE, DEMENZA, MORTE (D dall’inglese death).
Le lesioni cutanee sono classicamente fotosensibili: peggiorano con la esposizione al sole. I malati soffrono di intenso prurito e bruciore cutaneo.
Inoltre quasi sempre soffrono di intensa stomatite dolorosa, con ulcerazioni della bocca e gonfiore della lingua.
La mancanza di triptofano (necessario alla sintesi della serotonina), porta poi a danno del sistema nervoso centrale: i sintomi inizialmente possono variare molto, da allucinazioni, a ritardo mentale, insonnia, fino alla demenza. A volte le persone affette da pellagra possono diventare molto ansiose, ed altre volte avere convulsioni simili a quelle della epilessia.
Confusione metale e stati maniacali sono purtroppo segni di morte imminente. Spesso il danno prevalente interessa il midollo spinale con stati di paralisi spastica.
In una certa percentuale la malattia ha un andamento ciclico con dei temporanei miglioramenti quando la dieta migliora. I sintomi mentali pero’ non migliorano mai completamente senza trattamento, e si instaurano gradualmente depressione e tendenze al suicidio.
Una dieta varia e ricca di vitamine e’ il cardine della terapia: sara’ importante consigliare frutta fresca, verdure, latte e uova.
Nei casi gravi si somministra acido nicotinico endovena.
Fr Beppe
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