sabato 1 agosto 2009

Un grazie come il mondo

Ricordate il nostro appello per pagare le medicine entro il 31 luglio?

Ebbene, abbiamo saldato il debito, e abbiamo anche ricevuto un nuovo carico che ci portera’ avanti per un mese.

Il nostro grazie va prima di tutto alla Associazione, che ci ha fornito il “grosso” per pagare il debito dei farmaci. Ma ci sono stati moltissimi lettori del blog ed amici che hanno collaborato a vario titolo. Dio vi benedica tutti. Non nomino nessuno, per timore di dimenticare qualcuno. La catena della solidarieta’ ha funzionato ed ora possiamo tirare un sospiro di sollievo, anche se non sara’ facile neanche in futuro, visti i prezzi altissimi e l’inflazione galoppante.

E’ sempre vero che da soli non possiamo fare nulla, ma l’unita’ e’ una grande forza.



Fr Beppe




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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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