Oggi e’ l’ultimo giorno di operazioni per Andrea, Paolo, Francesca e Salvina, che domani notte voleranno in Italia, passando per il Cairo.
Hanno lavorato tanto e bene. Insieme abbiamo anche sofferto per alcune sconfitte, che sempre accompagnano la vita del medico e del chirurgo. Ma insieme abbiamo sempre lottato per la vita, e penso che di vite ne abbiamo salvate parecchie.
Moltissimi sono stati gli interventi programmati, ma, come sempre a Chaaria, la lista e’ stata molto indicativa, in quanto cesarei, raschiamenti ed altre procedure urgenti sono arrivati puntualmente a modificare i nostri piani.
Certo, hanno anche dovuto farsi qualche violenza nell’accettare le condizioni lavorative di Chaaria. Hanno sofferto soprattutto per lo spazio cosi’ angusto in sala dove a volte mancava l’aria, per il caldo soffocante ogni volta in cui il condizionatore non funzionava, e non ultimo per la limitatezza dei nostri mezzi: le luci in sala erano spesso insufficienti; mancavano molti ferri che a loro sarebbero stati utili; non ho lasciato loro la liberta’ di usare tutti i fili che avrebbero desiderato, per esigenze di risparmio.
Forse avrebbero desiderato uno staff piu’ attento alle loro indicazioni nel post-operatorio... ma so che hanno compreso le nostre difficolta’ e la limitatezza numerica del nostro personale.
Mi lasciano con qualche paziente difficile da gestire nel post-operatorio, ma prego Dio che non si complichino in loro assenza.
Ringraziamo anche di cuore il loro “capo” Vincenzo che sta recuperando da un grosso intervento chirurgico e non ha potuto seguirli in questa prima missione... ma lo aspettiamo per la prossima.
Ringraziamo anche il volontario Martin, rimasto a Chaaria per circa otto mesi, su richiesta della Diocesi di Meru nella persona di Padre Limo Riwa.
Martin vive in Germania, dove ritornera’ sabato prossimo. E’ Kenyota per meta’ in quanto ha la mamma tedesca ed il papa’ proveniente dalla regione occidentale del Kenya.
Il suo impiego a Chaaria e’ stato soprattutto con i Buoni Figli, dove ha aiutato sia per i servizi generali, sia per la attivita’ fisioterapica rivolta ai piu’ gravi. Alla sera dopo cena si e’ sempre reso disponibile anche per l’ultima poppata e per il cambio-pannolini dei nostri orfani.
Auguriamo a Martin ogni bene per il suo futuro al ritorno in Europa.
Fr Beppe
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