Caro Beppe, come stai?
Pensavo di incontrarti ad Addis Abeba per il Workshop sulle malattie della povertà... ma forse avevi ben altro da fare a Chaaria!
Al convegno ho cercato di approfondire le mie ancora misere conoscenze sulle malattie della
povertà, e, come succede sempre ogni volta che si lascia l'Africa, son rientrata a casa con tanti pensieri che mi frullano nel cervello. Uno in particolare mi turba molto e volevo parlartene. Si tratta della contraffazione dei farmaci, problema che, da quanto ho capito, sta raggiungendo dimensioni spropositate. Cosa mi sai dire in proposito? Quale è la tua esperienza? E soprattutto: c'è qualcosa che noi possiamo fare per controllare e monitorizzare la qualità dei farmaci che acquistate per l'ospedale? L'idea che tra qualche mesi sarò nuovamente lì da voi ad utilizzare farmaci (forse) non efficaci mi preoccupa un po'.
Magari tu hai già verificato e questo problema non esiste... L'unica cosa che mi viene in mente ora è quella di portare un bel po' di farmaci dall'Italia, magari facendo anche delle raccolte organizzate.
Fammi sapere di cosa c'è bisogno in particolare. Io inizio a riempire la valigia... Non vedo l'ora di raggiungervi. Un abbraccio.
Antonietta
Carissima amica e collega,
mentre scrivo a te, scrivo anche a tutte le persone sensibili alla questione. In effetti il problema delle medicine cosiddette false o contraffatte ha assunto dimensioni via via crescenti negli ultimi anni.
Noi ne siamo a conoscenza da molti anni, e ne abbiamo spesso pagato le spese, insieme purtroppo ai malati che hanno assunto polverine varie invece che medicine.
Anni fa pareva che il problema fosse soprattutto limitato ai farmaci antimalarici, ed ad alcuni tipi di antibiotici. Oggi il fenomeno è molto più generale, e riguarda tantissimi farmaci detti qui da noi "NOT ORIGINAL", CHE FORSE IN iTALIA CORRISPONDE AI GENERICI.
Il fatto è che questi "generici" spesso vengono importati da Nazioni in cui non ci sono regole stringenti sul controllo di qualità. Il più delle volte il problema è la quantità del prodotto chimico. In pratica la molecola è generalmente corretta, ma la concentrazione è infinitesimale... forse questo è fatto per aumentare a dismisura i profitti.
Penso comunque che per Chaaria dovresti stare serena. Da anni infatti esiste una organizzazione non governativa che raduna tutti gli ospedali di ispirazione missionaria (sia cattolici che protestanti)... questa organizzazione si chiama MEDS (Mission for Essential Drug Supply).
Come si evince dal nome, si tratta di una ONG che opera a nome di tutte le chiese e compra farmaci in varie parti del mondo (normalmente dove costano meno)... ma prima di distribuirli agli ospedali, MEDS controlla i prodotti e ne assicura la qualità con alto rigore scientifico. Ho visitato il loro laboratorio farmaceutico, e credo che siano veramente attrezzati.
La ONG è a Nairobi e serve Kenya, Tanzania, Uganda e Sud Sudan.
Normalmente le grandissime quantità di farmaci importati permettono al MEDS di vendere i farmaci a prezzi veramente bassi.
Per cui stai serena davvero, perchè credo che di farmaci a Chaaria non ne abbiamo poi così tanti... ma quelli che abbiamo, pur essendo tutti generici, sono controllati e la qualità è certificata dal MEDS.
Fr Beppe Gaido
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