sabato 11 agosto 2018

Capita anche questo...

Mi scrive uno sconosciuto ammiratore da un Paese Europeo che non cito.
In perfetto inglese mi dice che ammira molto la nostra opera a Chaaria, il servizio per i piu’ poveri e la nostra donazioni incondizionata.
Cita dei progetti portati avanti da Chaaria, e fa riferimento anche ad un anziano sacerdote italiano che conosco bene.
Poi passa alla parte pratica e mi dice che vuole fare una donazione economica per aiutare la nostra causa.
Ovviamente la cosa non puo’ farmi che molto piacere, vista la cronica precarieta’ della situazione economica di Chaaria. Senza indugio rispondo che lo ringrazio molto e che ne sono stra-felice.
L’indomani mi scrive ancora e mi allega una ricevuta di una grossa donazione, gia’ fatta presso la sua banca. Mi dice che i soldi dovrebbero arrivare in quattro giorni. C’e’ solo una condizione, e cioe’ che i due terzi sono per l’ospedale, mentre un terzo e’ per uno studente che lui da tempo sponsorizza e che sta per laurearsi in medicina. 
A questo studente mancano solo gli esami finali ed i soldi necessari per pagare le ultime tasse scolastiche.


Pensando piu’ ai due terzi che comunque vanno all’ospedale, io rispondo che non ci sono problemi e che contattero’ il ragazzo per la sua parte di denaro.
Il giorno stesso vengo contattato telefonicamente dallo studente, il quale mi prega di inviargli i soldi subito in quanto l’indomani (sarebbe stato un sabato) era la scadenza ultima per pagare gli esami.
Gli ho detto che avrei mandato la cifra pattuita non appena mi fosse arrivata.
A questo punto lui fa pressione e mi chiede di inviargli soldi miei e poi di tenermi quelli che sarebbero arrivati con il bonifico.
A questo punto ho sentito puzza di bruciato.
Mi sono sorti dei dubbi: le universita’ sono chiuse da oltre due settimane; gli esami sono conclusi; e poi, una scadenza di sabato?
Visto che gia’ in passato ero caduto in una trappola simile, ho deciso per la verita’ ed ho scritto un messaggio SMS: “Caro amico, anni fa mi sono trovato in una situazione simile. Ho
inviato molti soldi per un intervento chirurgico urgente. 
Un donatore straniero avrebbe dovuto rifondermi la cifra con trasferimento di denaro sulla nostra banca. 
L’operazione era urgente e non si poteva aspettare per l’arrivo del bonifico. Mi sono fatto abbindolare credendo che davvero una persona sarebbe morta se non fosse stata operata subito. 
Ma poi si e’ rivelata una grossa truffa ed ho perso un sacco di soldi. Io voglio credere nella tua onesta’ e non voglio pensare che questa sia nuovamente una manovra per derubarmi.
Aspettiamo i soldi. Quando arrivano, te li giro immediatamente”.
Da allora sono passati molti giorni. In banca non e’ arrivato niente.
Lo studente non mi ha piu’ contattato e neppure il donatore europeo.

Fr Beppe

1 commento:

Nadia ha detto...

Non ho parole e non voglio commentare... solo profondo disprezzo per questi miserabili, che io non posso e non voglio comprendere...


Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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