domenica 5 dicembre 2010

Autolicenziamenti selvaggi


Purtroppo pare che all’orizzonte si profili un’altra crisi come quella gia’ registrata nei mesi di giugno-agosto 2010.
Durante la settimana scorsa, 3 infermieri hanno lasciato il lavoro senza preavviso, e da due giorni siamo senza clinical officer.
Questo modo irriverente e scorretto di lasciare il lavoro avviene normalmente all’inizio del mese, quando sono sicuri che il salario precedente e’ stato depositato in banca.
La cosa ci crea non pochi problemi in quanto, non avendo preavviso, non siamo pronti con le sostituzioni, ed andiamo in grave carenza di staff.
Inoltre la cosa scoraggia grandemente, perche’ non si riesce ad avere personale preparato e di cui fidarti. Appena hai dato loro reponsabilita’ ed incarichi delicati, essi se ne vanno , lasciandoti nella necessita’ di ricominciare sempre da capo... con la coscienza comunque che le cose che insegnerai dureranno forse meno di sei mesi.

Fr Beppe Gaido


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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