lunedì 13 dicembre 2010

Il piano di formazione per i giovani circoncisi

Qui di seguito allego il programma di formazione, articolato su 5 giorni che si ripetono continuamente, per i giovani che sono in ospedale per la circoncisione.
Siccome questo momento per loro è davvero importante, come iniziazione alla vita adulta, ci sembra bello che il nostro parroco si sia incaricato di offrire loro questa opportunità di riflessione, che si tiene a mo’ di conferenza tra le ore 20 e le ore 22 di ogni sera.

Fr Beppe


A PASTORAL PROGRAMME FOR THE NEWLY CIRCUMCISED YOUNG MEN

DAY 1:  STAGES OF HUMAN DEVELOPMENT & CHANGES THAT OCCUR.
Ø  CHILDHOOD (1-6 YEARS).
Ø  PUBERTY (7-12 YEARS).
Ø  ADOLESCENCE/ TEENAGE (13-19 YEARS).
Ø  YOUNG ADULTHOOD (20-35 YEARS).
Ø  ADULTHOOD (36-60 YEARS).
Ø  OLD AGE (61 YEARS AND ABOVE).

DAY 2: THE IMPORTANCE OF INITIATION IN OUR SOCIETY.
Ø  SELF AWARENESS.
Ø  PERSONAL TRANSFORMATION.
Ø  HUMAN MATURITY.
Ø  SOCIAL STATUS.
Ø  INCORPORATION INTO THE COMMUNITY OF ADULTS.

DAY 3: HUMAN VALUES (PERSONAL /SOCIAL MANNERISM/BEHAVIOUR CHANGE).
Ø  PERSONAL HYGENE AND SELF-CARE.
Ø  ATTITUDES TOWARDS OTHERS.
o   CHARITY.
o   PRUDENCE & COURTESY.
o   PATIENCE & TOLERANCE.
o   OBEDIENCE.
o   SERVICE.
Ø  SOCIAL VICES.
o   DRUNKENNESS AND DRUG ABUSE.
o   SEXUAL IMMORALITY.
o   CRIME.
Ø  GENERAL ETIQUETTE.

DAY 4: CHRISTIAN VALUES.
Ø  THEOLOGY VIRTUES (FAITH, HOPE, CHARITY).
Ø  CARDINAL VIRTUES (PRUDENCE, TEMPERANCE, FORTITUDE, JUSTICE).
Ø  OTHER VIRTUES
o   CHASTITY.
o   MODERATION.
o   COMMITMENT.

DAY 5: THE VALUE OF EDUCATION IN THE LIFE OF A PERSON.
Ø  PERSONAL UNDERSTANDING AND HUMAN GROWTH.
Ø  PREPARATION FOR A GOOD LIFE.
Ø  VOCATION/ CAREER BASED.
Ø  KNOWLEDGE OF ONE’S ENVIRONMENT AND HOW TO LIVE SUCCESSFULLY.


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Chaaria è un sogno da realizzare giorno per giorno.

Un luogo in cui vorrei che tutti i poveri e gli ammalati venissero accolti e curati.

Vorrei poter fare di più per questa gente, che non ha nulla e soffre per malattie facilmente curabili, se solo ci fossero i mezzi.

Vorrei smetterla di dire “vai altrove, perché non possiamo curarti”.

Anche perché andare altrove, qui, vuol dire aggiungere altra fatica, altro sudore, altro dolore, per uomini, donne e bambini che hanno già camminato per giorni interi.

E poi, andare dove?

Gli ospedali pubblici hanno poche medicine, quelli privati sono troppo costosi.

Ecco perché penso, ostinatamente, che il nostro ospedale sia un segno di speranza per questa gente. Non ci sarà tutto, ma facciamo il possibile. Anzi, l’impossibile.

Quello che mi muove, che ci muove, è la carità verso l’altro, verso tutti. Nessuno escluso.

Gesù ci ha detto di essere presenti nel più piccolo e nel più diseredato.

Questo è quello che facciamo, ogni giorno.


Fratel Beppe Gaido


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